a cura di Anacleto Flori
Sco: la sicurezza in una sigla
Roma. In quasi venti anni di attività è diventato il fulcro del coordinamento nazionale e internazionale di tutte le maggiori indagini condotte nel nostro Paese dalla Polizia di Stato contro ogni forma di criminalità organizzata. Per questo motivo il Servizio centrale operativo – nato nel 1989 e inquadrato nella Direzione centrale anticrimine, assieme alla Polizia scientifica e al Servizio controllo del territorio – ha ricevuto quest’anno, in occasione del 156° anniversario della Polizia di Stato, la medaglia d’oro al Merito civile alla bandiera.
Per celebrare l’importante riconoscimento il capo della Polizia Antonio Manganelli ha voluto personalmente incontrare e ringraziare gli uomini e le donne dello Sco e condividere con loro tutta la soddisfazione per la medaglia ricevuta; una medaglia che, almeno in parte, ripaga i sacrifici fatti giorno dopo giorno. Nella sua visita il prefetto Manganelli è stato accolto, nell’aula Palatucci del Polo Tuscolano, dal direttore centrale anticrimine Francesco Gratteri, dal direttore dello Sco Gilberto Calderozzi e, a sorpresa, dal prefetto Giovanni De Gennaro (per lui si è trattato di una sorta di ritorno a casa, essendo stato il primo a dirigere lo Sco), mentre sullo schermo scorreva un filmato che ripercorreva alcune delle operazioni più significative messe a segno dal Servizio. Al termine dell’incontro, il capo della Polizia ha premiato il sovrintendente Luigi Orlandi e l’ispettore Stefano Marini, entrambi promossi per merito straordinario per l’arresto dei latitanti Contini e Licciardi, considerati figure di spicco dei clan camorristici.
Controlli all’avanguardia
Fiumicino (Roma). Una superficie di circa 350 metri quadrati, cinque postazioni di lavoro, quattro monitor e un circuito di 500 telecamere. Queste alcune delle cifre della nuova sala operativa della Polizia aerea e di frontiera di Fiumicino, realizzata in collaborazione con la società Aeroporti di Roma e dotata di sistemi tecnologici all’avanguardia, che dovrebbero ulteriormente migliorare lo standard di sicurezza dell’aeroporto romano. La sala dispone, infatti, di moderni programmi come lo speciale modulo-operatore, per la contemporanea gestione dei canali radio e degli apparati telefonici , che renderanno più veloci e razionali gli interventi degli agenti; mentre il controllo visivo è invece garantito da quattro monitor, su cui scorrono le immagini provenienti da oltre 500 telecamere ad altissima definizione, in grado di mettere perfettamente a fuoco anche il più piccolo dettaglio. Gli occhi elettronici sono puntati in modo da poter vigilare 24 ore su 24 sul regolare svolgimento delle normali