Rosanna Ferranti*

Conducenti “certificati”

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Entra in vigore la Carta di qualificazione per chi guida per professione. Vediamo chi deve richiederla e quali sono le procedure da seguire

Con l’acronimo Cqc, la “Carta di qualificazione del conducente” si aggiunge ai documenti che devono essere esibiti ad un controllo di polizia dai conducenti professionali di autobus e di autoveicoli per il trasporto di cose di massa complessiva, a pieno carico, superiore a 3.500 kg; per i primi l’obbligo scatta dal 10 settembre prossimo, per gli altri, dal 10 settembre 2009.
La direttiva dell’Unione europea 2003/59/CE del 15 settembre 2003, recepita nel nostro ordinamento con il dlgs 21 novembre 2005, n. 285, ha previsto che ogni Stato debba provvedere a verificare l’accesso alla professione di conducente di mezzi commerciali e a controllarne la formazione anche durante tutto il periodo dell’attività. Il maggior rigore nel curare la formazione iniziale e quella periodica discende dalla necessità di mettere in condizione tutti i conducenti di essere aggiornati sugli sviluppi normativi e tecnologici, che sono a presidio della sicurezza stradale e del miglioramento delle condizioni di lavoro; e questo indipendentemente dall’essere conducenti dipendenti da imprese di trasporto, ovvero piccoli imprenditori di società monoveicolari.
In molti Paesi dell’Unione – Italia compresa – erano già in vigore normative nazionali che imponevano percorsi formativi specifici per talune categorie di conducenti: pensiamo, riferendosi anche solo a quelli prima descritti, all’obbligo del certificato di abilitazione professionale per tutti i conducenti di autobus (KD) che ...


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01/07/2008