Cristiano Morabito

Fiamme in terra d’Oriente

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Conosciamo meglio i sedici atleti in maglia cremisi, che vestiranno i colori dell’Italia alle prossime Olimpiadi di Pechino

Roma, 2 settembre 1960. Sulla pista d’atletica in terra battuta dello stadio Olimpico di Roma, uno studente di chimica poco più che ventenne ferma il cronometro della gara dei duecento metri piani su 20 secondi e 50 centesimi, ed eguaglia, per la seconda volta nella stessa giornata, il record del mondo della specialità. Erano le Olimpiadi di Roma 1960 e quello studente, un po’ miope, timido e con uno stile di corsa molto particolare ed un po’ scomposto, era Livio Berruti, atleta del Gruppo sportivo Fiamme Oro che, grazie a lui, vinse la prima di 62 medaglie d’oro olimpiche (53 estive e 9 invernali) della sua storia.
Sono passati quasi cinquant’anni da allora e molto è cambiato: i professionisti si sono affacciati ai Giochi, quella pista un tempo in terra battuta è fatta oggi di materiali sintetici, alcune prestazioni sono state offuscate dal doping, ma lo spirito delle Olimpiadi è sempre quello racchiuso nel motto “Citius, altius, fortius” (Più veloce, più alto, più forte).
Quest’anno – dall’8 agosto alle 20,08 – la fiamma accesa al sacro fuoco di Olimpia, dopo un travagliato percorso verso la meta, arderà per diciassette giorni nel braciere del National stadium di Pechino e la bandiera con i cinque cerchi (che simboleggiano i colori di tutte le bandiere del mondo e non i cinque continenti come molti ancora credono) sventolerà in tutti i siti olimpici per l’intera durata dei XXIX Giochi in terra d’Oriente, a più di 16mila chilometri da noi. Sì, è questa la distanza che ci dividerà dai nostri atleti e che ci costringerà (volentieri), a causa del fuso orario (sei ore), ad alzatacce mattutine o a lunghe maratone notturne per tifare per la spedizione azzurra, che vede la partecipazione, nelle varie discipline, di 16 atleti del Gruppo sportivo delle Fiamme Oro. Vediamo chi sono.

Pugilato
Alla Workers’ indoor arena di Pechino, sono quattro i nostri atleti (è la rappresentativa più corposa assieme a quella dei tiratori) che incroceranno i guantoni per conquistare il podio: su tutti, i campioni del mondo di Chicago 2007 Roberto Cammarelle (cat. +91 kg), già terzo ad Atene 2004, e Clemente Russo (nella cat. 91 kg), entrambi promossi al grado superiore per meriti sportivi. Con loro ci sono anche Vincenzo Picardi, forte del bronzo ai Mondiali, nella categoria 51 kg, e il ventitreenne Domenico Valentino, campione italiano dal 2003 al 2007, che affronta il ring nella categoria dei 60 kg.

Tiro
Nel double trap, le speranze della pattuglia cremisi sono tutte riposte in due nomi: Francesco D’Aniello e Daniele Di Spigno. Il primo, forte di due primi posti (a squadre e individuale) alla rassegna iridata di Larnaca (Cipro) 2007 e del quarto titolo italiano consecutivo, il secondo, campione mondiale a squadre, è titolare del record mondiale con 194 piattelli abbattuti su 200. Erminio Frasca, invece, primo nella Coppa del mondo a Belgrado 2007 e secondo a squadre ai Mondiali in terra cipriota, difenderà i nostri colori nella specialità trap/fossa olimpica. I tre atleti sono stati promossi per meriti sportivi durante la celebrazione del 156° Anniversario della Polizia di Stato. Da ultima, l’unica donna del gruppo dei tiratori: Elsa Caputo, campionessa italiana nel tiro a segno con la carabina.

Judo, pesi e lotta
Alla sua terza partecipazione alle Olimpiadi, e dopo una medaglia d’oro a Sydney 2000, Giuseppe (Pino) Maddaloni, il judoka napoletano, ci riprova e a Pechino 2008 salirà sul tatami per combattere nella sua categoria, quella degli 81 kg. Nei pesi (cat. 69 kg) gareggeranno il campione italiano 2007 Giorgio De Luca e il pordenonese Moreno Boer (+105 kg), mentre nella lotta greco-romana (cat. 84 kg) il bolognese Andrea Minguzzi farà valere i suoi otto titoli italiani consecutivi dal 2000 al 2007.

Canottaggio
Nelle acque dello Shunyi Olympic Rowing-Canoeing Park, lo splendido impianto nuovo di zecca che ospita anche le gare di fondo del nuoto, scenderanno due atleti dei nostri gruppi sportivi: Lorenzo Carboncini, alla terza Olimpiade (dopo l’argento a Sydney 2000 e ai Mondiali di Monaco 2007) nella specialità del quattro senza, e Salvatore Amitrano; terza partecipazione anche per quest’ultimo atleta originario di Castellammare di Stabia (stessa città dei fratelli Abbagnale) che, forte del titolo europeo conquistato a Poznan (Polonia) nel 2007, gareggerà nella specialità del quattro senza-pesi leggeri.

Nuoto
Il ventunenne ferrarese Mirco Di Tora, campione e recordman italiano nei 50 metri dorso, scenderà nella vasca del Beijing acquatics centre (un gioiello dell’architettura moderna anche conosciuto con il nome di Water cube – Cubo d’acqua) il giorno di Ferragosto, per le prime batterie della staffetta 4x100 mista.

Scherma
Cinque medaglie olimpiche (4 ori e un argento), undici campionati mondiali, cinque europei e nove primi posti nella Coppa del mondo (con 60 vittorie – prima tra gli azzurri di tutti i tempi che, negli sport olimpici, hanno ottenuto più vittorie in Coppa del mondo). Il palmarès di Valentina Vezzali è sicuramente il più ricco di tutti gli atleti cremisi che partecipano a Pechino 2008. Sposata e mamma del piccolo Pietro, l’atleta nata a Jesi nel 1974 non si ferma e, forte del titolo mondiale conquistato a San Pietroburgo nel 2007 (che le è valso anche una promozione per merito sportivo), lunedì 11 agosto alle 10,00 locali (le quattro del mattino in Italia) alla Fencing hall di Pechino, salirà in pedana per incrociare con le agguerrite avversarie la lama del suo fioretto, iniziando il cammino nelle eliminatorie di specialità.

01/07/2008