a cura di Annalisa Bucchieri
Europa: Numero unico emergenze
Tranquilli: il nostro caro disco telefonico bianco e azzurro con la scritta “113”, dopo circa quaranta anni di onorato servizio, non sparirà (almeno non subito) né dalle fiancate delle Volanti né dai nostri commissariati, ma verrà affiancato dal 112 Nue (Numero unico emergenze). Infatti, oltre alla direttiva comunitaria del 2002 che prevede un sistema di gestione unificata delle emergenze, il 22 gennaio di quest’anno è stato emanato un decreto del ministro delle Telecomunicazioni che impone ai gestori telefonici nazionali di poter fruire in realtime dell’identificazione del chiamante e della sua localizzazione. Ciò, di conseguenza, implicherà un adeguamento tecnologico di tutte le sale operative, con la digitalizzazione delle linee telefoniche. Sarà così possibile convogliare in un’unica “sala operativa” tutte le chiamate ai numeri di emergenza, che poi, in base a criteri di maggior vicinanza e/o competenza, le instraderà verso Polizia, Carabinieri, Vigili del fuoco, eccetera. A fine mese Salerno sarà la sede della sperimentazione del 112 Nue.
Per maggiori informazioni, è stato attivato, lo scorso 4 giugno, il sito ec.europa.eu/112.
Lotta alla mafia
Proteggere gli appalti pubblici
Nuove proposte dal Comitato per l’alta sorveglianza delle grandi opere (di cui fanno parte rappresentanti delle amministrazioni dello Stato ma anche strutture diverse come la Direzione investigativa antimafia e l’Autorità di vigilanza sui contratti pubblici) per combattere le infiltrazioni mafiose negli appalti pubblici. Tra le misure del Comitato vi è l’allargamento dei controlli alla fase di progettazione dell’opera pubblica, puntando l’attenzione oltre che ai soggetti anche al contesto ambientale dove la si dovrà realizzare. Inoltre, le nuove normative antimafia dovranno essere orientate non solo verso le “grandi opere” ma anche verso tutti gli altri tipi di appalti pubblici. Per questo il Comitato ha proposto l’introduzione di un monitoraggio