Rosanna Ferranti*
I soggetti deboli della strada
Cresce il numero dei pedoni investiti. Quali sono i comportamenti da osservare e gli obblighi che impone la normativa ai conducenti
Nel corso del 2007 la Polizia Stradale ha rilevato 1.473 incidenti con esito mortale, con 1.682 persone che hanno perso la vita: 134 di questi eventi (circa il 10% del totale) hanno visto il coinvolgimento di pedoni. Di questi, 137 sono deceduti sul colpo (poco più dell’8% del totale dei morti).
Nei primi quattro mesi di quest’anno su 419 eventi infortunistici mortali, 47 hanno coinvolto pedoni, con 52 persone decedute. Se questo dato viene posto a confronto con i risultati dell’attività infortunistica dei mesi gennaio-aprile del 2007, emerge che su 451 eventi mortali rilevati, 29 hanno visto il coinvolgimento di pedoni (ne sono morti 30). Dunque, dai dati relativi alla Polizia Stradale appare chiara la tendenza del fenomeno infortunistico a diminuire ogni anno rispetto all’anno precedente; trend registrato a partire dal 2003 (in coincidenza con l’introduzione della patente a punti) che non sembra cogliere nel medesimo segno anche la fetta di sinistri che riguarda i pedoni.
Guardando al fenomeno infortunistico nel suo complesso, le statistiche elaborate dall’Istat, sulla base dei dati raccolti da tutte le forze di polizia e le polizie locali (l’aggiornamento è ai fatti accaduti nel 2006), ci parlano di più di 19mila incidenti che coinvolgono i pedoni con 723 morti (il 13% circa del totale delle persone decedute) e più di 21mila feriti (il 6,5% del totale).
L’attenzione al problema del contenimento degli incidenti con vittime i pedoni, riaccesa sui media da una serie di incidenti occorsi in un intervallo temporale ravvicinato e con modalità tali da rendere maggiormente evidente la ferialità delle situazioni di dolore nelle quali ci si può trovare coinvolti quali pedoni, nostro malgrado, ha determinato anche un rinnovato interesse a capire quali siano le regole giuridiche – e, in aggiunta, quelle di buon senso e prudenza – istituite per garantire a tutti, pedoni compresi, la possibilità di muoversi in serenità e ordine sulle strade, per attendere agli impegni e alle gioie della propria vita.
Il codice della strada ribadisce dal 1993, con maggiore chiarezza rispetto al passato, che sulla strada nessuno ha diritti, ma che il delicato equilibrio della sicurezza del