Emma D’Onofrio*

Momento critico

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Presentazione di Vincenzo Cerami

Senza alcun dubbio Emma D’Onofrio è una narratrice, sa raccontare, riesce con naturalezza a coniugare divertimento letterario e autentica passione per l’argomento che tratta. Il suo lavoro, Momento critico, fa parte della raccolta  Racconti al buio, edita da Poliziamoderna ( frutto del concorso Narratori in divisa, riservato ai poliziotti e indetto dalla rivista, ndr). La storia narra di una giovane donna, e madre di una bambina, che vive in trepidazione per le sorti del marito in perenne fuga. L’uomo fa vita da clandestino, nascondendosi, passando le notti all’addiaccio nelle montagne del Sud, comparendo all’improvviso a casa, distrutto dalla stanchezza e dallo stress.
Ma è lei la protagonista, una donna muta e ostinata, duramente consacrata nella sua missione di madre e di moglie, saldamente innamorata della sua famiglia: sopporta tutto, accetta la paura come una fatalità, sfida la vita difficile, difende il suo uomo fino in fondo, accetta senza mai ribellarsi la difficile scelta del marito, il quale passa i suoi giorni e le sue notti in mezzo a gente cinica e pericolosa, spacciatori, lenoni e criminali senza scrupolo.
D’Onofrio svolge il racconto isolando otto notti che la separano dall’incontro struggente con il marito: notti insonni, di attesa, e di amore per un uomo che diventa sempre più un fantasma, mentre nella sua cameretta la piccola Lucrezia, ignara, vola in sogni ingenui e innocenti di bambina.
L’autrice del racconto costruisce la trama con l’astuzia del professionista. Scrive frasi secche, brevi; usa solo virgole e punti, creando il ritmo giusto. Provoca attenzione e interesse giocando su un’ambiguità centrale. In buona sostanza chiama il lettore a partecipare all’artifizio drammaturgico, a essere complice delle reticenze narrative che porteranno al colpo di scena finale. Offre a chi legge la possibilità di indovinare il segreto di quell’uomo dalla vita difficile e rischiosa e, nello stesso tempo, di immedesimarsi emotivamente in un personaggio femminile di grande autenticità. Solo una scrittrice donna poteva restituire la verità profonda della protagonista.
Ma in Momento critico non c’è solo il candido talento affabulatorio dell’autrice, è potente il segno etico che emerge, un maturo e per niente demagogico sentimento civile.
In questa storia, pescata nei Racconti al buio, alla consacrazione  di una vita per il bene della comunità fanno da specchio i valori intimi, personali che rendono  viva una casa, una famiglia. Una donna.

Il racconto

Prima notte
Non riesco a prendere sonno. Guardo la sveglia illuminata da un filo di luce che dal lampione della strada filtra attraverso la finestra. Sono le tre. Mi giro. L’altra metà del letto è vuota. Cambio di nuovo posizione. Sono nervosa. Non riesco a capire che cosa stia accadendo che non sia già accaduto. Anni e anni di silenzi. Di nervosismi a fior di pelle. Non ho mai osato chiedere nulla per paura di avere una risposta che non avrei voluto ascoltare.
Lui mi conosce perfettamente. Sa che ho scelto di essergli accanto, per la vita, qualunque cosa possa accadere. Tutte le forze di polizia gli sono addosso. Prima o poi lo prenderanno. Ogni notte potrebbe essere quella a lui fatale.
Anche io nel letto atten

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01/04/2008