La sfida del nuovo

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Si vede a colpo d’occhio, fin dalla copertina. Si capisce di più sfogliandolo e poi osservandolo meglio per iniziare la lettura delle sue pagine. Poliziamoderna cambia. Cambia pelle, cioè la sua veste grafica, e però cambia e cambierà anche nei contenuti, nelle scelte editoriali, negli approfondimenti, nelle rubriche. Sì, perché quella che in gergo giornalistico si definisce un po’ sbrigativamente una “riforma grafica” – almeno nel nostro caso – non si limita ad un restauro: il progetto è molto più ambizioso e la speranza è che i molti nostri lettori possano apprezzare questo nuovo e avvincente impegno.
Dunque, non un semplice restyling, ma un’autentica “riscrittura”. Cambiare, per un giornale, significa in un certo senso rimettersi in gioco, accogliere e raccogliere le sollecitazioni che giungono dalle più diverse parti, effetto dei rapidi mutamenti della società nel suo rapido trasformarsi. Poliziamoderna, organo ufficiale della Polizia di Stato è, nello stesso tempo, la voce della polizia verso la società civile. Da qui nasce il desiderio, quasi l’esigenza, di tenere il passo con i tempi che corrono, nel senso stretto e nel senso ampio del termine. Preso nel suo insieme il lavoro della rivista vuole essere un lungo film a puntate su realtà spesso incandescenti, qualche volta dolorose e luttuose, altre volte, assai di frequente, vincenti sul fronte di una missione: la lotta per la legalità e la guerra al crimine nel segno di una democrazia matura e solida.
Gli inserti, come quello presentato in questo numero sulla normativa che riguarda gli stranieri in Italia, l’immigrazione e quindi i provvedimenti diretti alle espulsioni degli irregolari, rappresentano altrettanti approfondimenti utili a chi vive e lavora nella Polizia di Stato, ma anche al cittadino che può avvalersene per sua propria documentazione, in una sempre più ampia consapevolezza di fenomeni che incidono direttamente sulla realtà e quindi sulla vita di tutti.
In queste pagine il lettore troverà, tra l’altro, un’ampia inchiesta sui latitanti, i molti assicurati alla giustizia e gli altri che ancora sfuggono alla cattura: un documento eccezionale per ampiezza e rigore, nel quale si ritrovano le mille storie che caratterizzano gli sforzi e spesso i successi delle forze dell’ordine nel permanente contrasto al crimine organizzato e non.
La sfida è lanciata, il lavoro da compiere ancora tanto e impegnativo: proprio in tutto questo sta l’entusiasmo nell’affrontarla, nel tendere a rafforzare ulteriormente lo storico legame con i lettori. I nostri lettori e quelli che, ci auguriamo, verranno ai nostri appuntamenti.
01/04/2008