Umberto Galimberti

Terra

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Le statistiche ci dicono che un europeo consuma la Terra venti volte di più di un uomo del terzo mondo e un nordamericano quindici volte di più. Se ne deduce che questa corsa sfrenata al capitalismo, che ha vinto la sua partita con il comunismo, annuncia un’equazione sconcertante: se i 5 miliardi di uomini che abitano la Terra dovessero vivere al livello degli europei o dei nordamericani, sarebbe come se la Terra fosse abitata e consumata da 50 miliardi di uomini, quando ne bastano 20 miliardi per decretarne il collasso. Partendo da queste considerazioni, la gioia della vittoria del capitalismo assomiglia alla gioia del pazzo che scoppia in quell’incontenibile riso che nasce come ultima reazione alla disgregazione di sé. Se il capitalismo ha trovato finora la sua identità nella lotta al comunismo, ora la deve cercare nell’oltrepassamento del suo modello di sviluppo, perché questo modello è catastrofico. La contraddizione del capitalismo, snidata da Marx a livello sociol ...


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01/03/2008