di Loredana Lutta

Una Compagnie per la sicurezza

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FRANCIA
A Seine-Saint-Denis, dipartimento a nord di Parigi, prende il via in questi giorni il progetto pilota delle unità territoriali di quartiere (Utq). Compito di queste squadre – per il momento tre, composte ognuna da dieci operatori di polizia con almeno due anni di anzianità – come ha sottolineato il ministro dell’Interno francese Michèle Alliot-Marie è “assicurare una presenza visibile e dissuasiva” in luoghi sensibili. A cominciare dalle banlieues da cui hanno preso il via le sommosse incendiarie dell’autunno del 2005 e il cui tasso di criminalità è secondo soltanto alla città di Parigi.
Ma le Utq non porteranno soltanto “du bleu dans la rue”, più uniformi in strada, come nello spirito della polizia di prossimità fine anni Novanta. “I poliziotti faranno il loro mestiere, faranno rispettare la legge, l’autorità dello Stato, effettueranno attività operativa e fermi e non, come in passato, essenzialmente opera di prevenzione, di animazione o orientamento dei giovani”, ha dichiarato il ministro nel presentare il piano per la sicurezza con cui conta di fare di Seine-Saint-Denis un “laboratorio d’eccellenza della polizia moderna”.
Sulle strade di questo Dipartimento, il famigerato “93”, in via sperimentale e prima dell’estate arriverà anche la Compagnie de sécurisation, un’unità per l’ordine pubblico formata da operatori specializzati nel contrasto delle violenze urbane. È questa l’altra grande novità del piano di madame Alliot-Marie che pr

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01/03/2008