Cristiano Morabito

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Secondo appuntamento con il professor Alfredo Pontecorvi che svela i segreti dell’endocrinologia

Pressione alta, obesità, depressione e stress possono essere la causa scatenante di molte disfunzioni ormonali. Il professor Alfredo Pontecorvi ci spiega come possono essere evitate, qual è lo stato attuale della ricerca endocrinologica e quali sono i “campanelli d’allarme” che rivelano quando qualcosa non va.
La pressione alta può dipendere da disfunzioni ormonali?
Sì. Circa il 10% dei casi di ipertensione arteriosa riconosce cause secondarie (l’ipertensione essenziale è invece quella di cui non conosciamo ancora la causa) e, tra queste, il 7-8% sono di natura endocrina. Esse sono causate da un eccesso di diversi ormoni, principalmente quelli prodotti dal surrene, quali il cortisolo e l’adrenalina (gli ormoni dello stress) e l’aldosterone (che regola gli elettroliti come sodio e potassio). L’eccesso di questi ormoni può causare un’ipertensione anche grave.
E la depressione, può riconoscere anche una causa endocrina?
Alcune situazioni di carenza ormonale possono indurre una condizione di tipo depressivo. Per esempio, la depressione può essere conseguenza di una carenza di ormoni tiroidei. Una situazione particolare è quella della depressione del “post-partum” in cui la frequente alterazione degli ormoni tiroidei può rappresentare una potenziale concausa. Difatti, nel 5% circa delle partorienti si verifica la tiroidite del “post-partum”, che a distanza di 3-6 mesi dal parto può condurre a un ...


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01/12/2007