Cristiano Morabito

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Doppio appuntamento con il professor Alfredo Pontecorvi che ci svela i segreti degli ormoni

Le straordinarie conquiste nel campo delle scienze biomediche e lo sviluppo di tecnologie e strumenti diagnostici sempre più avanzati ha aperto nuove strade nella diagnosi e nella prevenzione di patologie sempre più specifiche nel mondo dell’infinitamente piccolo. Ne abbiamo parlato con Alfredo Pontecorvi, professore ordinario di Endocrinologia presso l’Università Cattolica del “Sacro Cuore” e primario della divisione di endocrinologia del policlinico “Agostino Gemelli” di Roma.
Quali sono le principali patologie endocrine?
Le principali malattie endocrine sono appannaggio dell’alterazione di due ghiandole: la tiroide e la porzione endocrina del pancreas. Quest’ultimo normalmente secerne alcuni enzimi che vengono riversati nell’intestino e servono a digerire il cibo che abbiamo introdotto. All’interno del pancreas sono presenti dei nidi di cellule dette “insulae”, che secernono diversi ormoni tra cui l’insulina. Alterazioni di queste cellule e, quindi, un conseguente deficit della secrezione di insulina porta al “diabete mellito”. Malattie della tiroide e diabete mellito costituiscono circa il 90% della patologia endocrina. L’altro 10% è causato dalla alterazione di altre ghiandole come l’ipofisi e i surreni. Infine ci sono tutta una serie di disfunzioni che possono riguardare le ghiandole a funzione sessuale e riproduttiva, i testicoli e le ovaie, la cui alterazione p ...


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01/11/2007