Massimo Giraldi

Il coraggio della legalità

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Difendere la società civile e i più deboli, questo l’obiettivo che si prefigge Firenze per diventare la città simbolo della “tolleranza zero” nei confronti della microcriminalità. E non solo

Brucia il sole su piazza della Signoria. L’ombra asimmetrica del Palazzo dei Priori sembra incorniciare le meraviglie dell’arte fiorentina. È l’armonia del David a fare da padrona, Ercole e Caco che sembrano assistere imperturbabili all’enorme, quotidiano afflusso di turisti; il Marzocco, il Leone araldico, lì a sovrastare una città che veste con orgoglio i colori della legalità. Una volante che all’improvviso sfreccia. Poi un’altra, e un’altra ancora. Il cuore di Firenze pulsa.
“Non lasceremo zone franche a chi intende commettere reati”, dice il questore Francesco Tagliente ricostruendo i particolari di quell’ennesimo pattuglione straordinario organizzato nelle vie del centro: tremila persone controllate, al setaccio degli agenti finiscono internet point e negozi. Scattano le denunce ai cosiddetti punkabbestia, solo la punta d’iceberg di un fenomeno esteso e variegato contro il quale la polizia fiorentina opera ogni giorno, ormai da anni. È sempre la grande offensiva della legalità quella che porta pochi giorni dopo all’arresto di due uomini – uno originario di Napoli, l’altro di Potenza – che spacciandosi per parcheggiatori costringevano malcapitati turisti spagnoli a pagare la bellezza di trenta euro per un posto auto, mostrando come credenziale una pettorina che era solo una patacca. Al processo hanno patteggiato: otto mesi di carcere e una multa di 400 euro.
Firenze, assurta a simbolo italiano della “tolleranza zero” di Rudolph Giuliani, guarda avanti. La guerra ai lavavetri, terminata con la famosa ordinanza emessa dal Comun ...


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01/10/2007