Una sede davvero particolare
Palazzo San Macuto, sede della Commissione parlamentare antimafia, è inserito nel complesso monumentale della Minerva, sorto negli stessi luoghi in cui nell’antica Roma si trovavano, a testimonianza della cultura greca e della cultura egizia, il tempio di Minerva Calcidica e il tempio dedicato a Iside e Serapide: un muro romano in laterizio di epoca imperiale è tuttora visibile nei sotterranei del Palazzo.
Nel 1280 inizia la costruzione, in stile gotico, della chiesa di Santa Maria sopra Minerva e l’ampliamento del convento adiacente, sede di due conclavi che si conclusero con la proclamazione di due papi: Eugenio IV e Nicolò V.
Nella seconda metà del 500, il complesso si arricchisce di ulteriori costruzioni e in particolare viene edificata la “Bibliotheca” ora Sala delle Capriate e il Refettorio adiacente alle antiche cucine. Nel 1628, il convento viene designato quale sede della Congregazione del Santo Uffizio. Diventa così il luogo ove il tribunale dell’Inquisizione, istituito da Paolo III nel 1542, svolge l’adunanza della Congregazione segreta nella quale si dà lettura delle sentenze. È in un locale del Convento della Minerva che il 22 giugno 1633 Galileo è costretto a pronunciare la abiura della teoria copernicana.
Cristiano Morabito
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Nel 1280 inizia la costruzione, in stile gotico, della chiesa di Santa Maria sopra Minerva e l’ampliamento del convento adiacente, sede di due conclavi che si conclusero con la proclamazione di due papi: Eugenio IV e Nicolò V.
Nella seconda metà del 500, il complesso si arricchisce di ulteriori costruzioni e in particolare viene edificata la “Bibliotheca” ora Sala delle Capriate e il Refettorio adiacente alle antiche cucine. Nel 1628, il convento viene designato quale sede della Congregazione del Santo Uffizio. Diventa così il luogo ove il tribunale dell’Inquisizione, istituito da Paolo III nel 1542, svolge l’adunanza della Congregazione segreta nella quale si dà lettura delle sentenze. È in un locale del Convento della Minerva che il 22 giugno 1633 Galileo è costretto a pronunciare la abiura della teoria copernicana.
Cristiano Morabito
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01/07/2007