Carla Daniela Parlato*

Problemi da reflusso

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L’acidità che risale dallo stomaco verso l’esofago è fastidiosa nonché dannosa, perciò non va trascurata. Come prevenirla e curarla

Dati recenti testimoniano che circa il 45% dei pazienti che si reca agli ambulatori di gastroenterologia presenta sintomi riconducibili alla sindrome da reflusso gastroesofageo, quadro patologico che affligge in modo particolare la popolazione dei nostri tempi in quanto favorito da scorrette abitudini alimentari e da un inidoneo stile di vita.
I pazienti lamentano una serie di fastidiosi disturbi dovuti al “reflusso”, ovvero alla risalita di cibo e soprattutto di acido normalmente prodotto nello stomaco verso l’esofago, che è il canale che collega la bocca allo stomaco. Ciò comporta un’infiammazione dell’ultimo tratto dell’esofago nonché uno spasmo dello stesso.
In particolare in questa sindrome è presente un malfunzionamento della valvola cardiale, denominata “cardias”, una sorta di anello muscolare che divide l’esofago dallo stomaco e che impedisce, in condizioni normali, il reflusso. Il cardias non può funzionare bene: nei casi di obesità specie se “centrale”, cioè caratterizzato da aumento volu ...


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01/07/2007