Iscrizione nel registro speciale dei praticanti avvocati

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Sono un ispettore superiore, affezionato abbonato alla rivista. Desidero segnalare una problematica che mi tocca da vicino. Sono laureato in giurisprudenza e, da qualche tempo, accarezzo l’idea di riprendere gli studi per poter affrontare l’esame di Stato e diventare avvocato. Alla luce della disciplina vigente, posso presentare istanza al consiglio dell’Ordine degli avvocati della provincia per chiedere di essere inserito nel registro speciale dei praticanti avvocati? Esiste inoltre, la possibilità di fruire di permessi per seguire le udienze? Rivolgo alla redazione i miei più cordiali saluti e ringraziamenti.
B. M.

Gentile abbonato, in merito al suo quesito, giova richiamare il parere del Consiglio di Stato n. 3841/95 del 10 gennaio 1996 sulla compatibilità fra l’appartenenza ai ruoli della Polizia di Stato e l’iscrizione nel registro degli “allora” praticanti procuratori legali. Al riguardo, il Consiglio di Stato è pervenuto alla conclusione che il divieto dell’esercizio delle libere professioni, sancito dall’art. 50 del dpr 335/1982, non possa ritenersi applicabile all’iscrizione nel registro dei praticanti procuratori e allo svolgimento della pratica forense. Tuttavia, a fronte di tale conclusione, il Consiglio ha evidenziato che la posizione di un appartenente alla Polizia di Stato che eserciti l’attività di praticante la professione forense deve essere attentamente valutata anche sotto il profilo dell’opportunità, con particolare riferimento alla possibilità che lo stesso possa avvalersi, nell’attività l

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01/07/2007