Marina Graziani

Attenti al cane... e al padrone

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Le novità dell’ordinanza del ministro della Salute per prevenire le aggressioni di quello che rimane il miglior amico dell’uomo, sebbene non sia sempre così il contrario

In attesa di una legge, la disciplina dei divieti e degli obblighi in materia di cani pericolosi è contenuta in ordinanze provvisorie, della durata di un anno, emanate di volta in volta dal ministro della Salute.
La prima e più famosa fu quella decretata il 9 settembre 2003 dal ministro Girolamo Sirchia, sull’onda dei gravi episodi di cronaca che si susseguirono durante l’estate di quell’anno. L’ordinanza fu rinnovata con sostanziali modifiche il 27 agosto 2004, e in seguito riconfermata nel 2005. Il 12 dicembre 2006 l’attuale ministro Livia Turco ha firmato una nuova ordinanza, modificata il 28 marzo scorso, su alcuni punti controversi come il divieto di taglio della coda e la soppressione degli animali.
Cosa prevedono le disposizioni oggi in vigore? L’ultimo regolamento, Tutela dell’incolumità pubblica dall’aggressione di cani, che in parte riguarda tutti i cani e non solo quelli pericolosi, riprende quelli precedenti mantenendo inalterato l’impianto generale. C’è sempre il divieto di addestramento teso ad esaltare l’aggressività dei cani e quello delle operazioni di selezione o incrocio tra razze canine con lo scopo di svilupparne il gene dell’aggressività, oltre al divieto di sottoporre gli animali al doping. Anche questa ordinanza ha mantenuto la stessa lista di razze considerate pericolose. In tutto sono diciassette (vedi box pagina precedente). Per chi possiede un es

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01/07/2007