Cristiano Morabito

Rivoluzione operativa

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L’innovazione tecnologica delle centrali di polizia è ormai una realtà. Ecco tutte le novità per una gestione dell’ordine pubblico più rapida ed efficace

La sala operativa è un luogo particolare. L’apparente calma viene rotta solamente dalla voce dell’operatore intervallata dal suono stridulo della “selettiva”. Una calma apparente, appunto, che va comunque mantenuta anche nei momenti più concitati; durante un inseguimento, una rapina. L’operatore deve sempre essere in grado di dare supporto al personale operante su strada anche nelle situazioni di massima tensione.
Il lavoro della sala operativa è cambiato radicalmente negli anni, e non poteva essere altrimenti, grazie anche alla continua evoluzione della tecnologia. Fino al 1998 si trattava solamente di sale di telecomunicazione: l’apparato radio e il telefono erano i soli mezzi utilizzati per la vigilanza ed il controllo del territorio, per cui l’operatore 113 riceveva una telefonata e comunicava l’intervento alla volante.
Con il progetto partito appunto nel 1998 e che si concluderà entro quest’anno con la realizzazione delle ultime 39 sedi, volute dal direttore centrale dei Servizi tecnico-logistici e della gestione patrimoniale Nicola Izzo, la sala operativa ha cambiato faccia. Al sistema di telecomunicazione è stato affiancato anche quello per far fronte alle ...


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01/06/2007