Antonella Fabiani

L’altra storia

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Dopo oltre trent’anni un figlio cerca di fare luce sulla figura del padre, il commissario Calabresi. Ricordi e interrogativi in un libro lucido e commovente, scritto dalla parte delle vittime

La foto riprende una mamma sorridente in mezzo a tre bambini sullo sfondo di un paesaggio in una giornata d’estate. Un momento sereno di una famiglia che, il 17 maggio 1972, due colpi di pistola farà precipitare nella tragedia. Ad essere ucciso il padre di quei bambini, il commissario Luigi Calabresi. Un omicidio che cambierà molte cose anche nella vita del nostro Paese, accompagnato come sarà, fin dall’inizio e per molto tempo, da un clima avvelenato e polemico. A ricordare quel giorno il figlio, Mario Calabresi, corrispondente da New York de La Repubblica, che a distanza di trentacinque anni ripercorre la drammatica vicenda familiare in un libro, Spingendo la notte più in là (Mondadori, pp. 131, e 14,50). Un racconto toccante che oltre a ricordare la vicenda della famiglia Calabresi, riscatta da una memoria debole anche il dolore e le vicende di altre mogli e altri figli vittime della lotta armata negli Anni di piombo.
A rafforzare la memoria si sono impegnate anche le istituzioni che ad essa hanno dedicato una giornata (9 maggio) in cui verranno, d’ora in poi, ricordate tutte le vittime del terrorismo. Un segnale positivo che ha dato il via ad altre iniziative come l’ ...


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01/06/2007