a cura di padre Franco Stano

Ricordiamo Filippo

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Esprimiamo anche noi cappellani dalle colonne di questo giornale profonde condoglianze alla vedova dell’ispettore Filippo Raciti e ai figli, così terribilmente provati da una morte assurda, espressione – ci pare – di un malessere sociale che avvilisce il presente e rende fosche le prospettive del futuro, del futuro dei nostri bambini.
Siamo persone di fede e non possiamo derogare all’obbligo della speranza, che ci appartiene per la semplice ragione che essa ha uno spessore cristiano. Fuori della fede, infatti, la speranza al vertice si riduce a utopia.
Vi è una ribellione istintiva al pensiero che le nostre cose possano perdersi per sempre; più profonda se a perdersi per sempre debbano essere le nostre promesse d’amore. Una ribellione che inc ...


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01/03/2007