Le parole della gente

CONDIVIDI
Pubblichiamo un biglietto lasciato vicino allo stadio di Catania (vedi foto) e una poesia anonima passata sotto la porta del commissariato Politeama di Palermo dopo gli incidenti che hanno causato l’assurda morte dell’ispettore capo Filippo Raciti.

Vi regalo un fiore, perché dai fiori nasce l’amore;
un fiore, per tutte le volte che venite chiamati sbirri;
un fiore, perché non esistono solo persone che vi disprezzano;
un fiore, perché per guadagnarsi il pane, non basta più solo lavorare;
un fiore, perché le croci di cui è affastellata la vostra memoria recano la dicitura “morti” e non vittime”;
un fiore, per tutte le volte che vorreste reagire ma siete costretti a subire;
un fiore, per tutte le volte che la vostra dignità viene calpestata;
un fiore, per tutto l’odio che vi sputano addosso perché indossate una divisa;
un fiore, per tutte le volte che non vi considerano semplicemente umani;
un fiore, perché purtroppo è il massimo che posso permettermi;
solo un fiore, perché per rendervi l’onore che meritate non basterebbero tutti i fiori del mondo.

01/02/2007