Maria Cristina Ascenzi*

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La nuova rivoluzione di Internet si chiama giornalismo partecipato. Tutti possono scrivere notizie ed elaborare servizi d’informazione da immettere in Rete. Rischi e vantaggi

Da tempo assistiamo su Internet a piccole e grandi rivoluzioni. Quelle che modificano significativamente e velocemente, come la posta elettronica che ha cambiato il modo di comunicare e, quanto ad innovazione tecno-sociologica, da noi è seconda solo ai milioni di sms che vengono spediti dai telefoni cellulari; e quelle che si sviluppano sottovoce, per poi conquistare utenti e creare realtà economiche importanti, come i programmi per telefonare praticamente gratis.
Sono solo due esempi di come l’innovazione a forte contenuto tecnologico influenzi sempre più i comportamenti di chi conosce già la Rete e fa il grande salto in un universo da cui è ormai difficile autoescludersi. Un universo che riserva molte opportunità e sorprese.
Tra queste, i nuovi spazi dell’informazione sono una delle realtà più interessanti. Per alcuni anche più preoccupanti. Perché Internet fa accedere alle informazioni in tempo reale cominciando a scalfire il monopolio dei media tradizionali. Molti giornali hanno dato vita a p ...


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01/02/2007