Caterina Carannante
Proposte e disegni
Piano di interventi contro la violenza
Ddl di iniziativa del governo: “Misure di sensibilizzazione e prevenzione, nonché repressione dei delitti contro la persona e nell’ambito della famiglia, per l’orientamento sessuale, l’identità di genere ed ogni altra causa di discriminazione”
Porre un freno ai fenomeni di violenza, soprattutto nelle relazioni affettive e familiari, e ai danni di soggetti più vulnerabili quali le donne, gli anziani e i minori. Con questo obiettivo il governo, alla fine di dicembre, ha varato un disegno di legge che prevede tre linee integrate di intervento: misure di sensibilizzazione sociale e prevenzione; riconoscimento di particolari diritti alle vittime della violenza; ampliamento della tutela processuale, sia penale sia civile.
Per la prima volta si prevedono interventi formativi rivolti a docenti e personale sanitario per la valorizzazione dei principi di pari dignità sociale e di non discriminazione. Novità anche sul fronte della comunicazione, con il divieto di utilizzare in modo vessatorio l’immagine della donna a fini pubblicitari.
Al via inoltre un monitoraggio costante del fenomeno della violenza e dei maltrattamenti, affidato all’Istat, in modo da comprenderne meglio le caratteristiche fondamentali e individuare i soggetti più a rischio.
Sul versante penale il provvedimento introduce due nuove fattispecie di reato: “atti persecutori”, vale a dire minacce o mole ...
Ddl di iniziativa del governo: “Misure di sensibilizzazione e prevenzione, nonché repressione dei delitti contro la persona e nell’ambito della famiglia, per l’orientamento sessuale, l’identità di genere ed ogni altra causa di discriminazione”
Porre un freno ai fenomeni di violenza, soprattutto nelle relazioni affettive e familiari, e ai danni di soggetti più vulnerabili quali le donne, gli anziani e i minori. Con questo obiettivo il governo, alla fine di dicembre, ha varato un disegno di legge che prevede tre linee integrate di intervento: misure di sensibilizzazione sociale e prevenzione; riconoscimento di particolari diritti alle vittime della violenza; ampliamento della tutela processuale, sia penale sia civile.
Per la prima volta si prevedono interventi formativi rivolti a docenti e personale sanitario per la valorizzazione dei principi di pari dignità sociale e di non discriminazione. Novità anche sul fronte della comunicazione, con il divieto di utilizzare in modo vessatorio l’immagine della donna a fini pubblicitari.
Al via inoltre un monitoraggio costante del fenomeno della violenza e dei maltrattamenti, affidato all’Istat, in modo da comprenderne meglio le caratteristiche fondamentali e individuare i soggetti più a rischio.
Sul versante penale il provvedimento introduce due nuove fattispecie di reato: “atti persecutori”, vale a dire minacce o mole ...
01/02/2007