Marcello Ugolini

Diritti civili e umani inesistenti

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CINA
Il governo centrale si guarda bene dal risolvere la questione dei diritti umani e civili che invece tutto il mondo chiede loro. Incarcerazioni facili e senza motivi, tortura e condanne a morte sono all’ordine del giorno. Proprio quest’ultime, però, comportano molte spese e i responsabili cinesi hanno avuto una brillante, per loro, idea: “i furgoni della morte”. Sono mezzi che usa normalmente la polizia per pattugliare le strade delle grandi città. Ovviamente sono stati trasformati, l’interno somiglia ad un’autoambulanza, c’è un lettino dove viene fatto sdraiare il condannato, ci sono tutte le attrezzature per somministrargli delle sostanze letali, sedili per il medico e per le guardie. L’area dell’esecuzione è separata da quella degli osservatori da uno spesso vetro al di là del quale sei ufficiali e altri medici comunicano con la camera della morte tramite walkie-talkie. Ad oggi in giro per le principali città cinesi di quei furgoni ce ne sono una quarantina che “lavorano” a pieno ritmo. Li costruisce un imprenditore che se li fa pagare dai 37 mila ai 75 mila dollari l’uno a seconda della grandezza. Il metodo dell’iniezione letale per i condannati a morte prende sempre più piede, però, dato il costo elevato del furgone e il gran numero delle condanne a morte, nell’ultimo anno ne sono ...


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01/12/2006