Massimo Nava*
Tempi duri per i sans papiers
I principi di cittadinanza e di uguaglianza della Francia repubblicana messi alle strette dall’afflusso continuo di immigrati e dallo scoppio della violenza nelle periferie
Per comprendere le problematiche dell’immigrazione in Francia occorre tener presente le condizioni storiche che rendono il Paese diverso dalle altre nazioni europee. In primo luogo, le cifre: in Francia vivono almeno sei milioni di cittadini di origine straniera, in maggioranza di religione musulmana, molti dei quali discendenti di immigrati delle ex colonie e quindi cittadini francesi a tutti gli effetti; ci sono anche almeno un milione e mezzo di stranieri regolari e un gran numero (si dice 400 mila) di clandestini, i cosiddetti sans papiers, molti dei quali residenti da anni in Francia, con figli scolarizzati nelle scuole pubbliche e costantemente sotto minaccia di controlli ed espulsione. A questi, vanno aggiunti almeno 200 mila ingressi regolari all’anno.Il secondo elemento da tener presente è il concetto di cittadinanza, ispirato dai principi di laicità e di eguaglianza che discendono dalla tradizione repubblicana del Paese. Immigrazione e integrazione culturale sono concetti inseparabili e sempre presenti ogni volta che si parla di sanatorie o espulsioni, di vecchi o nuovi immigrati, di diritti e doveri dei nuovi cittadini, di dialogo fra culture e religioni diverse.
In questo quadro, si sono inserite le iniziative di legge del ministro dell’Interno, Nicolas Sarkozy, in parte condizionate dalla situazione politica: la crescita di movimenti razzisti e xenofobi, l’emergenza criminalità, la crisi delle periferie, il continuo afflusso di immigrati, le scadenze elettorali (nella prossima primavera si voterà per il presidente della Repubblica).
In Francia, i principi di eguaglianza e solidarietà sono spesso contraddetti dalla discriminazione sociale ed economica che subiscono milioni di immigrati. La crisi delle periferie – un concentrato di povertà, violenza, estremismo religioso, vandalismo giovanile – ha innescato una riflessione sulla crisi del modello sociale, ma ha soprattutto favorito una domanda di ordine e legalità di cui stanno facendo le spese soprattutto gli immigrati e in particolare quelli non regolari e gli ultimi venuti. Il Paese d’oltralpe, terra di accoglienza per tradiz ...
01/11/2006