a cura di Anacleto Flori
Ritorno alla Scuola
Roma. All’inizio era Accademia del Corpo delle guardie di pubblica sicurezza e Scuola superiore poi Istituto e ora più direttamente Scuola. E così dopo quasi un quarto di secolo l’Istituto superiore di polizia, nato nel 1982 per rispondere ai cambiamenti imposti dalla riforma del 1981, cambia ancora una volta nome. Ma al di là delle diverse denominazioni quello che più conta è il fascino e il prestigio di un’istituzione che è ormai entrata a far parte della storia del Paese come sinonimo di luogo di studio e di formazione professionale dei futuri dirigenti della Polizia di Stato; punto di incontro tra le diverse esperienze di ricerca e di investigazione delle forze dell’ordine italiane e di altri Paesi, ma anche luogo di ricerca scientifica e di cultura universitaria. Un grande patrimonio dunque, da conservare e da valorizzare sempre di più, che ha trovato un importante momento di riconoscimento con il decreto del presidente della Repubblica n. 256 del 1 agosto, contenente il Regolamento di riorganizzazione dell’Istituto, che ha così assunto dallo scorso 16 settembre la nuova denominazione di Scuola superiore di polizia. “Con questo decreto – afferma il prefetto Mario Esposito, direttore della struttura – viene soprattutto riconosciuta alla Scuola una ampia autonomia didattica, istituzionale ma anche finanziaria, che consentirà di intensificare ancor di più gli scambi e le collaborazioni già avviate in materia di sicurezza con le università italiane. Si tratta per noi di un importante riconoscimento del percorso intrapreso in questi anni dalla Scuola e dell’elevata qualità della nostra offerta formativa: basti pensare che tutti i corsi svolti sono a livello post-universitario, e che nel caso del corso biennale per commissari è anche previsto il conseguimento di un ...
01/10/2006