Antonella Fabiani

Aggressivi per natura

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Istinto innato o frutto dei condizionamenti dell’ambiente? Parla un esperto dell’aggressività, lo psicoterapeuta Guglielmo Gulotta

L’aggressività permette di prendere l’iniziativa, di difendersi dai pericoli e superare difficoltà, di fare azioni coraggiose, ma è spesso anche il volto della rabbia e della collera, della violenza capace di spingersi fino alla vendetta crudele e al delitto.  Se sia istinto innato o la spinta causata da esperienze vissute nell’ambiente familiare o sociale, è ancora l’oggetto di interminabili discussioni nei vari campi di ricerca (da quello biologico, psicologico, psichiatrico fino a quello forense, sociale e etico). Diverse le ipotesi del mondo scientifico e comunque, tuttora, l’aggressività rimane una dimensione emotiva complessa, difficile da spiegare. Qual è l’impulso che può far perdere il controllo di sé fino a indurre una madre a uccidere il proprio figlio, la persona che si pensava di amare, fino a diventare la spinta di una vita sempre protesa al crimine?
“Intanto è necessario fare una distinzione tra aggressività e aggressione – spiega Guglielmo Gulotta, docente di Psicologia giuridica dell’Università di Torino – L’aggressione è l’aggressività posta in atto se per questa intendiamo una tendenza che esiste comunque negli individui; nella teoria di Freud è uno degli aspetti delle pulsioni fondamentali accanto alla libidine e fa parte dell’istinto di ogni essere. Basta guardare gli animali domestici. Il nostro gatto è delicato e affettuoso con noi ma se vede una lucertola diventa una belva; diciamo quindi che l’uomo ne possiede connaturata una certa dose che nella società viene regolata con il diritto. Nella civiltà ormai l’uso della forza è consentito in caso di legittima difesa”. Anche alla persona più mite può capitare di perdere il controllo per rabbia contro qualcuno che l’ha provocato, per un rancore maturato verso alcune persone o anche per vendetta. “In tutti questi casi – commenta l’esperto – c’è una spinta che deriva dal sapere che usando la forza possiamo ottenere dei risultati che possono essere congrui con le nostre aspettative: tu mi hai fatto del male e io mi vendico”.
Da un punto di vista psicologico esistono diversi tipi di aggressività, quella utilizzata per ottenere un determinato risultato si definisce strumentale; in questa rientrano le azioni con cui non si vuole deliberatamente danneggiare qualcuno che può diventarne invece la vittima: minacciare con una pistola qualcuno per ottenere i soldi oppure anche mollare un pugno a un rivale amoroso. Quella definita affettiva si ritrova invece in contesti familiari chiusi dove possono esserci mariti che picchiano le mogli, genitori che

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01/10/2006