a cura di Maria Grazia Giommi

In nome della Legge

CONDIVIDI

[ Cassazione civile ]

Sanzioni amministrative
In tema di sanzioni amministrative, il principio secondo il quale, in materia di infrazioni al codice della strada, è consentita l’opposizione immediata in sede giurisdizionale avverso il processo verbale di accertamento non può essere esteso anche a violazioni soggette a sanzione penale. Il presupposto dell’eccezionale opponibilità del verbale di infrazioni al codice della strada risiede nella sua potenziale attitudine a divenire titolo esecutivo, ponendosi, per l’effetto, come atto terminale del procedimento sanzionatorio in luogo dell’ordinanza-ingiunzione (così giustificando l’immediata opposizione in sede giurisdizionale), mentre, nel caso delle suddette violazioni (nella specie, guida in stato di ebbrezza), il medesimo verbale di accertamento – con il quale gli organi accertatori si limitano a constatare il fatto, ma non procedono a contestazione, essendo, invece, tenuti a farne rapporto all’autorità giudiziaria inquirente – è privo di tale potenziale efficacia e non è, pertanto, direttamente impugnabile in sede giurisdizionale.
(Sez. I – 20 giugno 2005 n. 13207)

[ Cassazione penale ]

Tentativo di violenza privata
La configurabilità del tentativo di violenza privata (artt. 56 e 610 cp) non esige che la minaccia abbia effettivamente intimorito il soggetto passivo determinando una costrizione, anche se improduttiva del risultato perseguito, essendo sufficiente che si tratti di minaccia idonea ad incutere timore e diretta a costringere il destinatario a tenere, contro la propria volontà, la condotta pretesa dall’agente.
(Sez. V – 28 aprile 2005 n. 15977)

Omessa istruttoria e abuso d’ufficio
Ai fini della sussistenza del reato di cui all’art. 323 cp la violazione di norme di legge rilevante è solo quella riferita a disposizioni dotate di uno specifico contenuto prescrittivo, con esclusione delle norme meramente procedimentali, da intendersi rigorosamente come quelle destinate a svolgere la loro funzione all’interno del procedimento, senza incidere in modo diretto ed immediato sulla decisione amministrativa (nella specie, la Corte ha ritenuto che l’omessa istruttoria, diretta ad individuare un adeguato numero di aspiranti al conferimento di un incarico esterno alla Asl ed a verificarne l’idoneità, integrasse una violazione procedimentale ex art. 7 legge 7 agosto 1990, n. 241, in grado di incidere sulla decisione finale).
(Sez. vI – 16 mag

...


Consultazione dell'intero articolo riservata agli abbonati

01/08/2006