Caterina Carannante

Armati per sport

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Crescono le competizioni che utilizzano fucili e pistole. Un modo diverso di tenersi in forma e scaricare le tensioni

Sparare? Uno sport. Le armi, troppo spesso associate alla difesa personale o alla caccia, possono essere impugnate anche per tenersi in forma e divertirsi, praticando una delle discipline che prevede l’uso di pistole e fucili.
Ecco una rapida guida per avvicinarsi al mondo dei poligoni di tiro e per scoprire a quali federazioni rivolgersi e dove allenarsi.

Tiro accademico con armi corte e rigate lunghe
A promuovere questo tipo di sport è l’Unione italiana tiro a segno (Uits), ente pubblico posto sotto la vigilanza del ministero della Difesa e del ministero dell’Interno e riconosciuta dal Coni quale federazione sportiva nazionale.
L’attività con armi corte si svolge principalmente con armi ad aria compressa, anche con potenza inferiore ai 7,5 Joule, (distanza dei bersagli 10 metri), con armi calibro 22 L.R. (specialità di pistola standard, pistola automatica – entrambe con bersagli posti a 25 metri – e pistola libera a 50 metri) e con pistole di grosso calibro (specialità denominata appunto Pgc con calibro compreso fra il 32 S&W Long ed il 38 Special e con bersagli posti a 25 metri). L’attività con armi lunghe è svolta invece con carabine ad aria compressa (10 metri) e con carabine calibro 22 L.R. alla distanza di 50 metri (specialità 3 posizioni ed a terra).

Tiro a volo
Trap, skeet e double trap sono le discipline olimpiche promosse dalla Fitav, la Federazione italiana tiro a volo, riconosciuta dal Coni.
Nel trap (specialità chiamata anche Fossa olimpica), i tiratori, che si trovano su cinque pedane di tiro disposte in linea retta, sparano ad un piattello lanciato da macchine situate a 15 metri di distanza. A ciascuna delle cinque pedane corrispondono tre macchine lancia piattelli ed un sistema automatico stabilisce la sequenza dei lanci. Il piattello parte automaticamente appena giunge l’ordine da parte del tiratore, che attende con il fucile imbracciato e caricato con due colpi. Tocca all’atleta intercettare la direzione del piattello, che può variare sia in verticale che in orizzontale, secondo angoli prestabiliti.
Nello skeet, specialità abbastanza giovane fra quelle olimpiche, si spara da otto diverse pedane, situate a semicerchio. Alle estremità del semicerchio vi sono due cabine (chiamate mark e pull) all’interno delle quali sono predisposte delle macchine lancia piattelli. Il tiratore, a seconda della pedana dalla quale si cimenta, si trova quindi in posizione diversa rispetto alle macchine e aspetta il lancio del piattello con l’arma non ancora imbracciata. Si ha a disposizione un solo colpo per ogni piattello ed il tempo di lancio può variare da 1 a 3 secondi dopo il comando di partenza.
Nel double trap i tiratori, alternandosi su cinque pedane, cercano di colpire due piattelli lanciati simultaneamente con traiettoria fissa. Il tiratore attende la partenza dei piattelli con due colpi in canna, destinandone uno per ciascun piattello. Le macchine lancia piattelli sono tre per ogni campo, ed i loro abbinamenti di lancio sono predeterminati in base al programma scelto. Anche in questo tipo di specialità dunque il piattello si allontana dal tiratore il quale però conosce, per ogni pedana di tiro, quale sarà la coppia di piattelli e la loro traiettoria.

Tiro dinamico sportivo
Precisione e velocità sono i principi fondamentali di questa disciplina sportiva praticata nei campi di tiro, cioè poligoni a cielo aperto. Ogni gara di tiro dinamico si articola in diversi esercizi e ogni esercizio si compone di diversi bersagli posti a distanze variabili da 1 a 50 metri. Le sagome in cartone devono essere ingaggiate con almeno due colpi, mentre i bersagli metallici reattivi debbono essere abbattuti.
Il punteggio acquisito viene quindi determinato dividendo i punti realizzati sui bersagli per il tempo impiegato ad effettuare gli esercizi. Molta importanza viene attribuita anche al maneggio in piena sicurezza dell’arma: un arbitro (il range officer) segue costantemente il tiratore a distanza ravvicinata e sanziona eventuali comportamenti scorretti con provvedimenti che vanno dalla penalità di punti fino alla squalifica.
Lo sport è praticato sia con armi corte – pistole semiautomatiche e revolver – il cui calibro minimo deve essere il 9 parabellum (in Italia è il 9 x 21 mm poiché il 9 parabellum è considerato un calibro per armi da guerra e quindi vietato) che con armi lunghe, a canna liscia o rigata. Il tiro dinamico sportivo è praticato in Italia sotto l’egida della Fitds, che ad oggi conta nel nostro Paese circa tremila iscritti.
Varianti del tiro dinamico, praticate negli stessi campi e con le stesse categorie di armi, sono il tiro tecnico sportivo, in cui si privilegia la precisione rispetto alla velocità, e lo steel challenger, nel quale invece conta di più la rapidità di esecuzione.
Ulteriore variazione del tiro dinamico è il tiro western, disciplina tipicamente statunitense ma sempre più comune anche nel nostro Paese, nella quale si utilizzano solamente armi di derivazione western (cioè repliche dei revolver e delle carabine a leva impiegate dai pionieri del West) con relative fondine e cinturoni ed in molti casi è richiesto anche abbigliamento in tema.

Le discipline con armi da caccia
sporting, tiro a palla e tiro di campagna sono le discipline sportive con armi da caccia praticate sotto l’egida della Fidasc, ovvero la Federazione italiana discipline ami sportive da caccia, riconosciuta dal Coni.
Lo sporting, chiamato anche percorso di caccia itinerante è un’attività tiravolistica di movimento, poiché si passa da una piazzola all’altra, cambiando continuamente scenari, bersagli e traiettorie dei piattelli. Le piazzole di tiro sono disposte ad una certa distanza l’una dall’altra e ciascuna ha il nome di un selvatico: fagiano, tordo, merlo e così via. Per questa disciplina possono essere utilizzati i normali fucili con i quali si pratica l’attività venatoria.
Il tiro a palla, specialità in grande sviluppo, prevede che si debba colpire un bersaglio di carta, fisso o mobile, che raffigura un cinghiale in corsa.
Due sono le tipologie di tiro: su bersaglio fisso e su sagoma in movimento, e in entrambi i casi non si possono usare ottiche o altri dispositivi di puntamento. Inoltre non è prevista la possibilità di appoggiare l’arma che, al contrario, deve essere imbracciata come in una normale situazione di caccia. Anche in questo caso sono utilizzati fucili da caccia ad anima liscia sia a due canne, sia semiautomatici, ma l’unica regola riguarda l’uso di cartucce cosiddette a palla unica.
Il tiro di campagna è sicuramente la specialità più nuova in quanto riguarda un tiro particolarmente specializzato che si usa soprattutto nelle zone alpine ed appenniniche. I bersagli sono disposti, generalmente, alla distanza di 200 e 300 metri.
È richiesto l’utilizzo di armi a canna rigata (basculanti, oppure a canna fissa con  otturatore) che, dotate di ottiche, permettono di effettuare tiri di grande precisione e a distanze anche ragguardevoli. I calibri permessi sono tutti quelli consentiti per l’attività venatoria, partendo dal 243 Winchester anche se il più usato sui campi di gara è il 308 Winchester.

Penthatlon moderno
Sport olimpico multidisciplinare, prevede la pratica di cinque specialità sportive: nuoto, scherma, equitazione, corsa e tiro.
Per quanto riguarda il tiro, la gara, che si svolge su 20 colpi, consiste nel tiro da posizione eretta con pistola 4,5 millimetri ad aria compressa. Il bersaglio è fisso e posto ad una distanza di 10 metri. Gli atleti fanno riferimento alla Federazione italiana pentathlon moderno, riconosciuta dal Coni.

Biathlon
La disciplina del biathlon è praticata nell’ambito degli sport invernali, sotto l’egida della Fisi, Federazione riconosciuta dal Coni.
Si tratta di uno sport olimpico nel quale si abbinano una gara di sci di fondo con esercizi di tiro con carabine dalla posizione a terra. Ad ogni giro di percorso l’atleta deve ingaggiare cinque dischi di metallo posti alla distanza di 50 metri ed ogni colpo sbagliato comporta una penalizzazione in termini di tempo da aggiungere a quello effettivamente impiegato per completare la distanza di gara.
In questa specialità si impiegano carabine da tiro in calibro 22 L.R. (per gli atleti juniores è previsto l’uso di carabine ad aria compressa a modesta capacità offensiva).

Bench rest calibro 22 L.R.
Specialità di tiro riconosciuta dalla Uits, si svolge nei poligoni del tiro a segno nazionale. I bersagli sono posti alla distanza di 50 metri e le categorie di tiro, che si differenziano a seconda della tipologia di arma impiegata, sono quattro: Standard (BR22 STD); Sporter (BR22 SP); Light Varmint (BR22 LV) e Heavy Varmint (BR22 HV).
Le munizioni devono essere rigorosamente di calibro 22 Long Rifle con ogiva non incamiciata. La gara si articola su 25 colpi da sparare in un tempo massimo di 30 minuti. Il regolamento indica la posizione ammessa e le modalità di utilizzo del bancone di tiro (da qui il nome bench rest).  



Come iniziare
Iscrizione – Per frequentare una sezione di tiro si deve aver compiuto il 10° anno di età ed essere in possesso dei requisiti della cittadinanza italiana e dell’assenza di carichi pendenti. Fino al compimento del 18° anno i requisiti devono essere attestati dai genitori o da chi ne fa le veci mediante dichiarazione. Dal compimento del 18° anno la dichiarazione è rilasciata dal richiedente. Occorre inoltre un certificato medico dal quale risulti che il richiedente è idoneo all’esercizio del tiro a segno e non è affetto da malattie mentali oppure da vizi che ne diminuiscano la capacità di intendere e volere. I documenti non sono richiesti per coloro che sono in possesso:
– di un porto d’armi valido;
– di un documento comprovante lo status di appartenente alle forze dell’ordine o di ufficiale e sottufficiale in servizio permanente delle forze armate.
Stessa regola vale per coloro che sono autorizzati a portare senza licenza le armi, a norma dell’art. 37 del regolamento per l’attuazione del testo unico delle leggi di pubblica sicurezza. Bisogna inoltre versare la quota di iscrizione, presentare due foto formato tessera, presentare un documento di identità. Esibire, infine ai fini dell’esenzione dal corso di idoneità al maneggio delle armi, l’eventuale foglio di congedo militare o un documento comprovante lo stato militare al momento della richiesta.
Abilitazione – I certificati di idoneità al maneggio delle armi sono rilasciati dalle sezioni di tiro a segno nazionale. Il presidente rilascia il certificato comprovando che il candidato è idoneo al maneggio delle armi avendo superato il corso di lezioni di tiro. Il direttore, o l’istruttore di tiro svolge il corso di lezioni di tiro e, alla fine, sottoscrivono la scheda che attesta la partecipazione alle lezioni ed il superamento dei risultati minimi prescritti. Le schede di tiro sono conservate agli atti della Sezione, mentre i libretti di tiro personali, anch’essi allo stesso modo controfirmati, sono restituiti ai candidati.
Trasporto – Per il trasporto della propria arma dall’abitazione al poligono e viceversa, può essere rilasciata all’iscritto dall’Unione nazionale tiro a segno la Carta di riconoscimento per trasporto delle armi da tiro prevista dall’art. 76 del Regolamento per l’esecuzione del Tulps. La Carta di riconoscimento è rilasciata dal presidente della Sezione di tiro a segno e vidimata dall’autorità locale di pubblica sicurezza, che vi provvede secondo le competenze stabilite dal predetto testo unico (prefettura per le armi corte, questura per le armi lunghe), previo accertamento dei requisiti prescritti. L’arma deve essere trasportata scarica entro custodia. Le armi classificate per uso sportivo a norma dell’art. 2 della legge 26 marzo 1986, n. 85, possono essere trasportate sul territorio nazionale con apposita licenza annuale rilasciata dal questore, previo accertamento dell’idoneità psicofisica e attestazione del presidente della Sezione dell’Uits, o di altra associazione di tiro affiliata al Coni, da cui risulti la partecipazione dell’interessato all’attività sportiva.
Anacleto Flori


Per saperne di più
Per avvicinarsi a questi sport o per contattare esperti e istruttori delle varie discipline suggeriamo di visitare i siti delle singole organizzazioni:
– per il tiro a volo www.fitav.it
– per le discipline delle armi da caccia www.fidasc.it
– per il penthatlon www.fipm.it
– per il biathlon www.fisi.org
– per il tiro dinamico www.fitds.it
– per il tiro western www.owss.it
– per il bench rest www.br22italia.it
Per tutte le discipline sportive il principale sito di riferimento è www.uits.it il sito dell’Unione nazionale tiro a segno affiliata al Coni.
Esistono poi in Rete moltissimi siti dedicati alle armi e alle attività sportive ad esse collegate attraverso i quali si possono conoscere tecniche, tecnologie e storia delle varie discipline ma ricordiamo che il trasporto e l’uso di un’arma sono comunque regolate da norme di pubblica sicurezza e che, per iniziare, è bene rivolgersi a istruttori qualificati riconosciuti dal Coni.

01/08/2006