Cristiano Morabito

La mia vita in musica

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Nicky Nicolai, una delle più intessanti voci femminili del panorama musicale italiano, si racconta. Dagli inizi nei piano bar fino ai successi del Festival di Sanremo

La mia vita in musica

Atmosfere sofisticate, musica jazz e una voce talmente bella e melodiosa che a volte sembra uno strumento. Lei è Nicky Nicolai che con Stefano Di Battista, grande musicista jazz, forma una solida coppia sul palco, ma anche nella vita di tutti i giorni. L’abbiamo incontrata e sulle note del suo ultimo disco si è raccontata.
Come si è accostata alla musica?
Certamente non sono la classica persona che da bambina diceva che da grande avrebbe voluto fare questo mestiere. Mio padre era un tenente colonnello dei Carabinieri (poi comandante della Polizia municipale di Roma, ndr) e mia madre un’insegnante, figuriamoci se per me avrebbero mai prospettato una carriera nel rutilante mondo dello spettacolo! Ma a casa cantavamo un po’ tutte; io, le mie sorelle e mia cugina facevamo parte del coro della chiesa del nostro paese; mia madre, ancora oggi a ottant’anni, ogni tanto, intona qualche nota. Quindi era destino che qualcuno in casa prendesse questa strada e il fato ha scelto me.
Dunque ha iniziato a cantare sul serio…
Non è stato facile. Onestamente devo dire che sono abbastanza pigra. Da ragazza ho passato molto tempo “nullafacendo”. A un certo punto è arrivato il momento di decidere che fare della mia vita e cantare mi sembrava la cosa più semplice, ma in realtà non è stato così. Diciamo che “svoltavo” le giornate suonando nelle piazze, tirando tardi nei vari locali di Roma e facendo tanto, tanto e ancora tanto piano bar. Molti artisti mi chiamavano per fare i cori tra cui Claudio Simonetti (l’autore di gran parte delle colonne sonore dei film di Dario Argento, ndr) e ho anche partecipato all’edizione di “Domenica in” con Gianni Boncompagni. Amo definirmi una “lavoratrice” della musica. Ma, come in tutte le cose, anche nel canto per raggiungere un livello superiore bisogna “vestirlo” in maniera più professionale, così mi sono iscritta al conservatorio e ho conseguito il diploma. Penso che cantare sia quasi una sorta di disciplina, l’un ...


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01/07/2006