Pietrangelo Buttafuoco*

Miscela perfetta

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È stato il primo concerto in onore di Sant’Antonio, il cui santino senza nulla togliere a San Michele Arcangelo, santo patrono della Polizia di Stato, molti poliziotti tengono caro nei loro portafogli senza staccarsene

Miscela  perfetta

Una miscela perfetta: un tredici di giugno intanto e nel cuore dell’Italia profonda questa data dice tutto, è appunto Sant’Antonio quindi Padova, la città del Santo, infine il Concerto della Banda musicale della Polizia di Stato diretta dal maestro Maurizio Billi, il poliziotto direttore. Uno spettacolo unico in questa mescolanza di trombe, sfolgorio di piatti e clarinetti; una festa di bella gente voluta in onore di un gigante della cristianità qual è Antonio: l’uomo col bambinello, quello che i devoti del Meridione chiamano Sant’Antonino, l’amico di sterminate tribù di Rom e di zingari, il degno erede del Poverello d’Assisi, il custode spirituale della stessa schiatta di San Pio da Pietrelcina, ovvero il francescano arrivato da Lisbona per restare amico, consolatore e soccorritore nelle case degli italiani.
È stato il primo concerto al teatro Verdi e certamente diventerà una tradizione in Veneto, il più degno coronamento a quella data che milioni di pellegrini nel mondo venerano in devozione al frate dei candidi gigli, il cui santino senza nulla togliere a San Michele Arcangelo, santo patrono della Polizia di Stato, “molti poliziotti tengono caro nei loro portafogli senza staccarsene. Guardiamo a Sant’Antonio sperando giustifichi le nostre mancanze”. Così ha spiegato al pubblico Biagio ...


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01/07/2006