Umberto Galimberti

Patria

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La patria è la terra dei padri, i custodi della famiglia (pater familias), della comunità religiosa (pater sacrorum), dell’autorità sociale (pater patriae). Questo nella radice latina della parola, ma anche nella radice sassone, dove “patria” si dice heimat, e heimlich significa “familiare”, “intimo”, “accogliente”, in opposizione a unheimlich che siamo soliti tradurre con “non familiare”, “non accogliente”, quindi “inquietante”.
Inquietante è lo “straniero” che a quelli del luogo appare “strano” e, nel suo diverso modo di essere e di vivere, è “inquietante”. Lo straniero può essere accolto nella casa dei padri, nella patria, e allora è un “ospite” (hospes). Ma l’essere ospitato non annulla la sua estraneità, e perciò l’ospite è anche hostis, che significa “uscito dal proprio Paese”, quindi “fuoriuscito” e forse “ostile”, alla fine “nemico”. E ospitare chi può essere ostile genera sempre un’inquietudine, perché le nostre generose idee di tolleranza non riescono ad ...


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01/06/2006