Massimo Benedetti*
La Spezia città solidale
Clima tra i più miti d’Italia, poca criminalità, integrazione sociale. Ma anche forte immigrazione clandestina e frequenti scontri tra tifoserie
“Vicini alla gente” è lo slogan del 154° anniversario della fondazione della polizia e si sposa assai bene con la realtà della Spezia, città di mare scesa dagli oltre 100 mila abitanti degli anni ’80 a poco più dei 90 mila attuali, dove il rapporto tra la gente e la polizia è molto diretto e basato sulla fiducia.I cittadini cercano spesso il contatto con i tutori della legge anche solo per parlare, non unicamente quando ne hanno direttamente bisogno; magari li contattano per ricevere un consiglio. Lo si capisce dalle 47.432 chiamate ricevute dal 113 dal 1° maggio 2005 al 30 marzo scorso. Questo a fronte dei 4.193 servizi di pronto intervento effettuati in totale. Sembrerà strano, ma alla Spezia una delle maggiori ragioni di preoccupazione e tensione è legata alle manifestazioni sportive e in particolare al calcio. La squadra della città, dopo 55 lunghi anni di serie C, ha da poco riconquistato la serie B vincendo un lungo ed entusiasmante duello col blasonato Genoa. Il servizio d’ordine allo stadio è uno dei fiori all’occhiello della questura spezzina, che deve impegnare ogni domenica parecchi uomini per garantire la massima sicurezza. Anche perché il “Picco”, così si chiama lo stadio locale, non solo si trova in centro città ma è anche sulla strada per Porto Venere e le Cinque Terre frequentatissima dai turisti. E non è certo una bella cosa se qualcuno rimane coinvolto negli scontri tra le tifoseri ...
01/06/2006