Anacleto Flori

Fabbricante di stelle

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Dalle balere della Romagna ai grandi show televisivi del sabato sera. Il ritratto di un uomo che ha scritto un pezzo di storia della musica italiana

Fabbricante di stelle

Bibi Ballandi è un uomo discreto, quasi schivo, non ama le luci della ribalta, preferisce lasciarle ai suoi amici artisti e lavorare dietro le quinte. Lui non va in televisione, lui la televisione la fa: così il suo nome e il suo volto sono praticamente sconosciuti al grande pubblico. Per lui parlano le decine di locandine dei programmi televisivi prodotti dalla sua azienda che si alternano alle fotografie appese alle pareti del suo studio che lo ritraggono con i maggiori protagonisti dello spettacolo. È qui che Poliziamoderna lo ha incontrato.
Lei oggi è uno dei più grandi impresari televisivi in grado di muovere decine di artisti e fatturare milioni di euro, ma come ha iniziato la sua attività?
Mio padre lavorava come impresario nel mondo dello spettacolo e così seguendo le sue tracce ho cominciato anch’io, a metà degli anni Sessanta, a curare la promozione dei cantanti dell’epoca facendoli esibire nei locali e nelle balere dell’Emilia Romagna.
Qual è stato il primo artista che lei ha  portato alla ribalta?
La prima grande operazione come promoter è stato il lancio di Gigliola Cinguetti. Poi sono venuti Mina, Adriano Celentano, Caterina Caselli, Little Tony, Gianni Morandi, Lucio Dalla e molti altri. Per anni ho macinato chilometri su ...


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01/05/2006