Antonella Fabiani

Menti deboli: un aiuto

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I poliziotti a scuola dagli psichiatri per imparare a gestire il rapporto con chi ha problemi mentali. Parla l’esperto

Menti deboli: un aiuto

Emarginati, rifiutati nella loro diversità, spesso lasciati soli, vittime di discriminazioni: quelli che la società bolla col nome di “matti” in molti casi si trovano a vivere il proprio disagio in solitudine o in una esistenza confusa, incompresa, in mezzo a quella di tante altre persone, cosiddette normali. Ma quando una signora terrorizza con il mattarello, come è successo a Bologna, un intero condominio o un paziente, in piena seduta psichiatrica, minaccia di buttarsi dalla finestra o quando un appartamento è lasciato dal proprietario (tranquillamente a passeggio) pieno di gas, con una candela accesa su un tavolo con il rischio di far saltare in aria un intero palazzo, il problema riguarda la collettività. Casi difficili da gestire (quelli citati risolti grazie all’intervento della polizia), che mettono in luce lo spinoso problema del disagio delle persone che soffrono di disturbi psichici. Disagio con cui si confrontano anche gli operatori della polizia, spesso chiamati a risolvere situazioni in cui pochi minuti, mantenere la calma e il sangue freddo possono servire a sventare il gesto di un folle o fermare un potenziale suicida.
A Bologna medici e poliziotti da qualche anno collaborano per riuscire a gestire situazioni di rischio dovute al comportamento di persone con disturbi psichici, ma anche per creare una mentalità che contrasti le discriminazioni di cui sono vittime;  più di 400 operatori della polizia, appartenenti a tutte le qualifiche e varie specialità (stradale, ferroviaria, frontiera aerea, reparto mobile) a partire dal maggio dello scorso anno, hanno seguito corsi tenuti da psichiatri del Dipartimento di salute mentale dell’Asl di Bologna. Ai frequentatori è stato insegnato a riconoscere le principali emergenze psichiatriche e a riuscire a stabilire con una persona malata in fase acuta una relazione “possibile” attraverso comportamenti, atteggiamenti e ri ...


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01/04/2006