Caterina Carannante
Proposte e disegni
Vita dura per i “molestatori assillanti”
Senato (ddl 3651) – Norme per la repressione del fenomeno dell’interferenza molesta nella vita pubblica e privata altrui (stalking), di iniziativa di Antonio Del Pennino
Stop a telefonate e lettere insistenti, pedinamenti e qualunque altro tentativo di contatto indesiderato. Lo stalking, cioè “la sindrome del molestatore assillante”, potrebbe essere inserito nel codice penale come una nuova fattispecie di reato, punibile con la reclusione da uno a quattro anni. È questa la proposta contenuta in un disegno di legge – assegnato all’esame della commissione Giustizia del Senato – che punta ad arginare ogni forma di “interferenza molesta nella vita pubblica e privata altrui”. Il fenomeno sta dilagando anche in Italia e non sono soltanto personaggi pubblici o star dello spettacolo a finire nel mirino di “ammiratori” fanatici che iniziano a perseguitare le loro vittime. Sempre più spesso comportamenti intrusivi di controllo, di sorveglianza o di ricerca ossessiva di comunicazione – che possono degenerare in episodi di violenza – si manifestano anche in ambienti domestici, ai danni ad esempio di ex fidanzati o colleghi che si ritrovano vittime di una preoccupante ondata di attenzioni non gradite.
In genere i persecutori – si legge nella relazione introduttiva del provvedimento – rientrano