Marianna Procino

Cambio Volante

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Frutto di una progettazione tecnologica all’avanguardia, la nuova Alfa 159 ha tutto per piacere ai poliziotti: confort, tenuta di strada, potenza, solidità e un’eleganza sbalorditiva

Cambio Volante

Ore 12. Appuntamento all’Autocentro della Polizia di Stato in via Attilio Regolo a Milano. Ad attenderci un’anteprima d’eccezione. È la nuova Alfa 159 2.4 JTD, elegantissima nell’inconfondibile veste istituzionale color azzurro. Sarà, a breve, l’auto per i servizi di volante, voluta dalla Direzione centrale del Servizio tecnico-logistico e della gestione patrimoniale del Dipartimento della pubblica sicurezza. A illustrarcela in tutti i suoi dettagli il primo dirigente della Polizia di Stato Aleardo Tavani che con orgoglio passa in rassegna una a una tutte le innovazioni presenti in questa berlina, frutto di un’attenta progettazione che ha visto coinvolti la piattaforma di sperimentazione Alfa Romeo e un’equìpe di specialisti del ministero dell’Interno, “custode” delle richieste dei poliziotti che lavorano giorno per giorno sulle volanti. L’obiettivo, è quello di garantire una maggiore efficienza del servizio assicurando allo stesso tempo un elevato standard di sicurezza per gli agenti impegnati nel controllo del territorio.
Bisogna subito dire che per la prima volta si è deciso di utilizzare per una vettura istituzionale un motore turbodiesel Multijet. Un propulsore abbinato a un cambio a sei marce che assicura in tutte le condizioni di guida eccellenti valori di potenza, costi contenuti e rispetto dell’ambiente così come prevede la normativa Euro 4. L’impianto frenante è costituito da dischi autoventilati che assicurano una frenata pronta e progressiva, oltre che spazi di arresto molto ridotti. Ad affiancare le eccellenti prestazioni frenanti anche una serie di sistemi tecnologici di ultima generazione, dal bloccaggio Abs Bosch 5.7 con correttore elettronico della frenata Ebd (Electronic brake force distribution) che suddivide l’azione frenante sulle quattro ruote in modo da impedirne il blocco e garantire in ogni condizione il pieno controllo della vettura, al Vdc (Vehicle dynamic control) una sorta di stabilizzatore che aiuta il pilota a controllare l’auto in condizioni di instabilità. Dal Msr (Motor schleppmoment regelung) che evita il pattinamento derivante dal blocco delle ruote quando in bassa aderenza si scala bruscamente di marcia, al sistema antislittamento Asr (Anti slip regulation) che provvede a qualsiasi velocità, con l’ausilio di freni e del controllo motore, a ottimizzare la trazione.
Le innovazioni non finiscono qui. Se inizia a piovere, si attiva autonomamente il tergicristallo e alle prime ore del crepuscolo, o appena si entra in galleria, ecco che automaticamente si accendono i fari. Tutto ciò grazie alla presenza di sensori ad hoc. Tutte le luci,
  inoltre, sempre in funzione della sicurezza preventiva, sono stroboscopiche, ossia allo xenon, e offrono una migliore qualità della luce emessa e un’eccellente resa in tutte le condizioni atmosferiche. Novità importanti riguardano anche la barra di segnalazione luminosa che, oltre alle classiche luci, è fornita di un faro elettronico: è orientabile con telecomando dall’interno dell’abitacolo e permette di illuminare i piani alti di un edificio evitando difficili manovre con la macchina per puntare i fari. Inoltre la sirena, fino a oggi posta solo sulla barra di segnalazione, è inserita sull’Alfa 159 anche nel cofano, dando la possibilità così all’equipaggio di azionarne indifferentemente l’una o l’altra tenendo conto che quella nel cofano ha una minore risonanza all’interno dell’abitacolo permettendo così all’equipaggio di rimanere in comunicazione radio senza grosse difficoltà.
Una volante, insomma, potente dal punto di vista meccanico e tecnologico, ma anche protetta. L’Alfa 159 infatti è un’auto corazzata. Il parabrezza è blindato, le portiere sono costituite da lamiere balistiche e i vetri sono antisfondamento, compresa la lastra in policarbonato che separa i sedili anteriori da quelli posteriori: tutto per garantire una protezione maggiore dei poliziotti che la utilizzano. Ed è proprio per loro che oltre a tecnologia e sicurezza, questa volta si è pensato anche di studiare delle caratteristiche che rendessero più confortevole l’utilizzo della vettura. Un abitacolo più ampio, per esempio, dove custodire i giubbotti antiproiettile in una “tasca” posta sotto al tetto, garantendo una maggior praticità se si considera che prima erano custoditi nel cofano; sedili anteriori provvisti di dispositivo “anti colpo di frusta e dotati di un sistema di supporto della parte lombare che favorisce il sostegno della schiena; sette airbag (oltre a quelli frontali e laterali, ve ne sono altri due dedicati alla salvaguardia delle ginocchia del guidatore. Una volta seduti al posto di guida ci si accorge immediatamente dell’ottima disposizione degli strumenti dedicati alla guida, della maneggevolezza e della comodità dei comandi, tutti orientati verso il conducente e raggruppati per logica funzionale. Radio, navigatore, leva cambio, telecomando della barra di segnalazione luminosa, pulsante per l’avviamento del motore e quelli di comando per le porte posteriori che si aprono e chiudono solo su comando dell’equipaggio (ma si sbloccano in caso di incidente). Il quadro strumenti presenta tachimetro e contagiri analogici di forma circolare collegati tra loro da un display digitale riconfigurabile ad alta risoluzione, mentre la perfetta illuminazione, in particolare durante la guida notturna, assicura una nitida e agevole lettura di tutta la strumentazione. Migliorata anche la parte posteriore dell’abitacolo fornita di aria condizionata, cuscini in neoprene mobili, una migliore collocazione delle due cinture di sicurezza (poste lateralmente, possono essere più facilmente allacciate alla persona fermata) e la dotazione di una terza con aggiunta di manette.
Testimoni dell’evoluzione della nuova auto di servizio le città di Milano e Bologna, qui per la prima volta sono stati provati i due prototipi in circolazione. L’ispettore capo Paolo Santonastaso e l’agente scelto Marco D’Amico, la squadra di Milano che ha testato l’auto prima sulla pista di Balocco (in provincia di Vercelli), poi in città. “Quest’auto ha tutti i pregi della Fiat Marea (attualmente utilizzata per i servizi di volante)”, sottolinea Santonastaso, “e in più delle evoluzioni tecniche che rispondono in pieno alle richieste nostre e di altri colleghi che sulle volanti ci lavorano giorno e notte. Dalla potenza meccanica a piccoli accorgimenti, perché, per noi che siamo per strada, anche semplicemente schiacciare un bottone per chiudere completamente la macchina e scattare all’inseguimento di un rapinatore, vuol dire tanto”. E D’Amico aggiunge: “Sono tutti miglioramenti che trasmettono più sicurezza nella guida, soprattutto nelle andature ad alta velocità, permettendoci, se possibile, di essere più rilassati”.
Autori dei test di trasmissioni radio e dell’utilizzo di tutte le tecnologie e servizi in dotazione, Santonastaso e D’Amico hanno infine assistito anche alle complesse prove balistiche che hanno dato risultati eccezionali. A loro, insieme ai colleghi di Bologna, ma anche di Napoli e Bari, il compito di suggerire ulteriori modifiche da effettuare prima del 3 marzo, quando le Alfa 159 da destinare al servizio di volante entreranno in produzione per poi essere distribuite su tutto il territorio nazionale.
01/03/2006