Paola Formilli*

L’ipertensione va in montagna

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Ecco i consigli preziosi per non rinunciare alle passeggiate in alta quota. Anche se si soffre di pressione alta

L’ipertensione va in montagna

All’inizio di ogni stagione invernale, il cardiologo si sente porre spesso la domanda: “Posso andare in montagna?”. A formularla sono quasi sempre appassionati camminatori con qualche problema di cuore e soprattutto di ipertensione arteriosa, considerando che questa malattia colpisce il 15-25% della popolazione totale rappresentando, con le patologie che ne derivano, la principale causa di morte in Europa.
La Wilderness Medical Society, sulla scorta di considerazioni di fisiologia umana, definisce “bassa quota” l’altitudine fino a 1800 metri sul livello del mare, dove non si osservano nell’organismo umano sano modificazioni di alcun tipo; “media quota” quella tra 1800 e 3000 metri e “altissima quota” al di sopra dei 5500. Nei soggetti sani i processi di adattamento (modificazioni ch ...


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01/02/2006