Gianluigi Basilietti*
Un lavoro in tandem
A Terni la criminalità si combatte anche grazie alla collaborazione tra polizia e cittadini
Sicurezza partecipata. Quello che può sembrare un semplice slogan in verità è la sintesi di un concetto ben preciso, dove forze dell’ordine e cittadini si trovano dalla stessa parte a difesa del territorio in cui operano e vivono. Un territorio da 211 mila abitanti – circa 110 mila nella sola città di Terni – che può ritenersi sicuramente fortunato rispetto ad altre realtà, anche se spesso e volentieri sotto i riflettori della cronaca ci finisce eccome. Niente a che vedere, ovviamente, con quelle città nelle quali c’è molta criminalità organizzata, ma di tanto in tanto si verificano la rapina in villa o in banca, il furto in abitazione o in azienda e qualche delitto (per lo più a sfondo passionale). Insomma, sì ancora isola felice, ma non tanto da indurre ad abbassare la guardia. “Un calo di attenzione sarebbe molto pericoloso – spiega Luigi Savina, questore di Terni dal 2004. Questa città e l’intera provincia sono sicuramente terre sicure, ma perché conservino questa tranquillità è necessario operare ogni giorno col massimo impegno e in collaborazione con i cittadini”. Quello della partecipazione globale al progetto sicurezza è un punto cardine di tutta l’attività di prevenzione messa in piedi dalla questura terzana; se il cittadino non è consapevole dei rischi che corre e non ha gli strumenti per evitarli e combatterli è un cittadino sicur ... 01/02/2006