a cura di Annalisa Bucchieri

Codice dell’Amministrazione digitale

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Codice dell’Amministrazione digitale

L’adozione del cedolino stipendio on line nel solo mondo della pubblica istruzione italiana fa risparmiare ogni anno oltre 500 tonnellate di carta, ossia più di 8 ettari di bosco, vale a dire l’estensione di Villa Borghese a Roma. Questo non è che uno dei vantaggi resi possibili dal vasto processo di graduale eliminazione dei documenti cartacei promosso dal ministro per l’Innovazione e le Tecnologie Lucio Stanca (nella foto), il quale ha voluto rendere più concreta e sistematica l’informatizzazione salva-alberi redigendo il primo Codice dell’Amministrazione digitale in Italia. Il codice, entrato in vigore dal 1° gennaio 2006, eviterà lo spreco di 35 milioni di certificati cartacei l’anno, un risparmio calcolato in oltre 400 milioni di euro. Il pacchetto di norme riconosce piena validità giuridica alle comunicazioni per via telematica: si calcola che i 31 milioni di messaggi di posta elettronica, inviati tra pubbliche amministrazioni e verso l’esterno, porterebbero a un risparmio di 18 euro per ogni e-mail che va a sostituire la posta tradizionale. Gli archivi digitali consentiranno metodi di ricerca più veloci e il recupero degli spazi occupati dagli archivi cartacei. Inoltre anche le conferenze potranno svolgersi on line quando un procedimento pubblico (una licenza, una nuova opera, un evento, eccetera) coinvolge più amministrazioni, evitando così le spese di trasferta dei rappresentanti degli enti interessati. Il Codice prescrive perfino che gli sportelli unici per le attività produttive diventino telematici, si riorganizzino cioè per acquisire istanze ed erogare i servizi attraverso Internet. La tecnologia sarà la migliore arma antispreco della burocrazia.


700 occasioni per fare cultura
Dal 24 febbraio al 26 marzo 2006 il Fondo edifici di culto del ministero dell’Interno, Fec, promuove una serie di iniziative per far conoscere e dare visibilità al proprio inestimabile patrimonio culturale. Dopo lo Stato, infatti, il Fec è il più importante proprietario di beni artistici. Possiede oltre 700 chiese (tra cui a Roma S. Sebastiano fuori le mura, in alto, e la Basilica SS. Giovanni e Paolo al Celio, in basso), acquisite con la soppressione a fine ’800 delle corporazioni religiose, distribuite su tutto il territorio nazionale, di cui garantisce la conservazione e la tutela anche delle opere d’arte in esse custodite. L’iniziativa prenderà avvio con due mostre a ingresso libero allestite a Roma e a Bari, comprendenti una cinquantina di opere ciascuna, tra pitture, sculture e oggetti sacri. Il clou della manifestazione sarà sabato 25 febbraio, quando tutti gli edifici di culto del Fec saranno aperti al pubblico. Nell’occasione verranno distribuiti depliants informativi e una pubblicazione tascabile, contenente le immagini fotografiche di tutte le chiese. Inoltre nelle trenta chiese più significative per valore artistico, sono previste visite guidate gratuite.
Per info: tel. 02.805.2151

Più di un alloggio
Ha preso il via in Puglia il nuovo progetto Case Alloggio, intervento volto a favorire l’integrazione delle donne immigrate residenti nelle regioni del Mezzogiorno d’Italia, realizzato da ItaliaLavoro nell’ambito del Pon, Programma operativo nazionale sicurezza. L’iniziativa è stata preceduta dalla costituzione in via sperimentale di una prima casa alloggio presso l’Istituto Maria Cristina di Savoia a Bitonto un anno fa, e ora si sviluppa con l’apertura di tre ulteriori strutture. L’ospitalità è rivolta a donne immigrate, rifugiate politiche, quelle che richiedono asilo, donne in grave stato di disagio, in gravidanza o nei sei mesi successivi alla nascita del figlio, e donne sottratte a situazioni di sfruttamento della prostituzione. 

Vigili del Fuoco in missione ghiaccio
Stanno per rientrare a casa gli ultimi due vigili del fuoco – Carlo Risani e Marco Galan – che hanno partecipato alla XXI missione italiana di ricerca scientifica in Antartide presso la base Mario Zucchelli sulla costa del Mare di Ros. Nonostante si trovino su un continente disabitato e coperto quasi totalmente da ghiacciai, con temperature che possono sfiorare in inverno anche i -90°, non sembrano avere troppa nostalgia del “focolare”. L’esperienza, senz’altro di quelle eccezionali, è stata resa possibile da una collaborazione nata tra la Direzione generale dei Vigili del Fuoco e il consorzio che cura l’attuazione del Progetto nazionale di ricerche in Antartide (Pnra). Il Pnra è formato dall’Enea (Ente per le nuove tecnologie, l’energia e l’ambiente), dal Cnr (Consiglio nazionale delle ricerche), dall’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv) e dall’Istituto nazionale di oceanografia e di geofisica sperimentale (Ogs). Il compito dei Vigili del Fuoco è stato quello di fornire supporto logistico e tecnico per il funzionamento della stazione Zucchelli, soprattutto per quanto riguarda il servizio antincendio aeroportuale di cui necessitava la pur piccola ma molto trafficata pista d’atterraggio sul pack sulla quale per mesi hanno fatto scalo dalla Nuova Zelanda un C130 sudafricano e una decina di aerei bimotori canadesi. In pratica l’unico collegamento fisico con il resto del mondo. Inoltre la squadra in missione si è occupata anche del funzionamento delle telecomunicazioni satellitari e telefoniche, della gestione dei carburanti e della guida di mezzi speciali. Attualmente Risani e Galan stanno testando un pick up in dotazione al Comando dei Vigili del Fuoco a Roma. A fine febbraio torneranno in Italia con una nave che in un mese e sei giorni riporterà indietro gli uomini della spedizione, i campioni di ghiaccio, esemplari di pesci antartici (che potremo osservare all’acquario di Genova) ma anche i rifiuti prodotti dalla base. Un preziosissimo carico che ci parlerà dei misteri e della ricchezza del grande freddo.

Harry Potter e il principe mezzosangue a Impatto Zero
Eccolo, il sesto capitolo della saga del maghetto nato dalla penna di Joanne Kathleen Rowling. Nei contenuti e nello stile l’opera ripercorre le tracce delle precedenti puntate. E l’edizione italiana segue le tracce del capitolo precedente anche per un grande merito ambientale. Adriano Salani Editore, infatti, in linea con le indicazioni proposte da J. K. Rowling (“I libri di Harry Potter devono aiutare a salvare foreste meravigliose del mondo Babbano”), si è impegnata per scegliere una carta amica delle foreste. Proprio come per il capitolo precedente, Salani ha voluto fare ancora di più: ha infatti aderito al progetto Impatto Zero di LifeGate compensando le emissioni di anidride carbonica generate dalla produzione del libro. Con ogni copia di Harry Potter e il principe mezzosangue c’è la garanzia di aver contribuito alla riforestazione e tutela di un’area verde di 273.387 mq in Costa Rica.

Sport invernali per i diversamente abili
Febbraio, tempo di sci per tutti coloro che amano le vacanze su piste innevate. Una modalità di sano movimento all’aria aperta che registra un dato molto positivo in Italia: sta diventando sempre più uno sport senza barriere. Ciò anche grazie all’impegno e alla dedizione degli istruttori volontari, molti dei quali vestono la divisa. Ogni anno, infatti, i poliziotti del Centro addestramento alpino della Polizia di Stato di Moena così come i finanzieri della Scuola alpina della Guardia di Finanza di Predazzo svolgono un’attività di sostegno alle associazioni sportive dei diversamente abili. Dalle lezioni vere e proprie all’accompagno per escursioni, gli istruttori danno un supporto essenziale in professionalità, massima sicurezza e grande carica umana per trovare soluzioni e adattamenti alle esigenze della singola persona disabile. Conquistando così, alla fine di queste settimane bianche speciali, nuovi appassionati alla neve.
01/02/2006