Franco Cosentino

Euro al Microscopio

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Veri o falsi? Gli esperti della Scientifica spiegano tutti i segreti per capire se banconote e monete sono contraffatte

Euro al Microscopio

Quante volte prendendo in mano una banconota da 50, 100, 200, 500 euro abbiamo pensato: “e se fosse falsa?” “Come si può capire?” “La carta mi sembra buona però…”.
Tutti pensieri che scorrono in un attimo nella nostra mente con un evidente imbarazzo se la banconota ci viene ceduta dal bancario, dal negoziante di fiducia o dal collega di lavoro che ci ha chiesto di cambiarla.
Ma è veramente possibile evitare la fregatura? Si possono distinguere le banconote false da quelle vere? Esistono le imitazioni perfette?
“Bisogna distinguere il tipo di impiego che il falsificatore fa della banconota ma comunque accorgersi del trucco è quasi sempre possibile”. A parlare è Anna Maria Caputo direttore della IV Sezione indagini inorganiche e documentali del Servizio polizia scientifica della Direzione centrale anticrimine. Esistono moltissimi elementi di sicurezza che rendono praticamente impossibile l’imitazione perfetta. Vediamoli insieme.

Carta di sicurezza
La carta su cui viene stampata la banconota è composta essenzialmente di cellulosa, un derivato del cotone; le carte commerciali sono invece prodotte dalla lavorazione delle fibre del legno. Questo non solo rende pregiata la carta della banconota ma la rende distinguibile agli ultravioletti. “Infatti – spiega l’esperta – la carta di cellulosa, agli ultravioletti apparirà scura mentre invece quella ricavata dal legno sarà di un colore bianco molto forte perché sottoposta normalmente a processi industriali di lavaggio con sbiancanti ottici e la caratteristica di queste sostanze è quella di reagire agli ultravioletti con la fluorescenza”.

Fibre di sicurezza
Nei processi di lavorazione della carta vengono inseriti dei piccoli listelli che possono essere sia fluorescenti che visibili a occhio nudo. “Si tratta – specifica Anna Maria Caputo – di fibre di poliestere di diversi colori (verde, rosso, blu, giallo) che sono all’interno degli strati di carta e difficilmente riproducibili”.

Fili di sicurezza
Tutte le banconote presentano un filo che le attraversa longitudinalmente anch’esso inserito all’interno degli strati della carta che compone la banconota. Sul filo, che è in fibra di poliestere, compare una microscritta con l’indicazione del valore della cartamoneta.

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01/01/2006