di Raffaele Lupoli
Laghi italiani a rischio
Spesso dimenticati, sono 370 e non godono di ottima salute. Colpiti ogni giorno da scarichi industriali, fognari e fertilizzanti
Un mostro orribile si nasconde nei laghi italiani. E non si tratta della leggenda metropolitana messa in giro da qualche visionario. Lo confermano anche autorevoli scienziati e ricercatori che da anni studiano i bacini interni disseminati lungo lo Stivale. Il mutante in questione è l’inquinamento: frutto dell’opera stessa dell’uomo. “In effetti il carico antropico in molti laghi è ormai insostenibile – commenta Rosario Mosello, ricercatore dell’Istituto di studi degli ecosistemi del Cnr con sede a Verbania Pallanza – Scarichi illegali, siccità, prelievo eccessivo, provocano degli scompensi che poi non si possono riequilibrare in tempi brevi”.
L’acqua che soffoca
La Nessie italiana, spiegano i ricercatori, è un mostro a tre teste: tante quante sono le alterazioni che si possono riscontrare in un lago. “Quella più diffusa è l’eutrofizzazione causata da un eccessivo carico di nutrienti come azoto e fosforo – aggiunge Mosello – Interessa prevalentemente le acque localizzate al di sotto dei mille metri di altitudine e più in generale i corpi idrici a ricambio lento. Aumentando la produzione dei vegetali acquatici – prosegue – l’ipernutrizione causata dal fosforo toglie ossigeno al lago e lo soffoca, assieme alle altre specie animali e vegetali che lo popolano. Per fortuna da vent’anni a questa parte nei laghi profondi il fenomeno ha evidenziato una gen