di Franco Cosentino

Una per cinque

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La Scuola di perfezionamento interforze. Un centro di formazione per i manager in uniforme

Una per  cinque

Un silenzio claustrale regna all’interno dei fabbricati; lungo i corridoi, nel cortile e nel chiostro solo il rumore del vento tra i rami degli alberi e di qualche passo rapido, spedito. Siamo nel cuore di Roma sulla via Salaria all’interno dell’ex-monastero delle suore di Nostra Signora del Cenacolo; ma le persone che camminano lungo i corridoi non vestono abiti monacali bensì uniformi della Polizia di Stato, dell’Arma dei carabinieri, della Guardia di finanza, della Polizia penitenziaria e del Corpo forestale dello Stato. La pacifica invasione è avvenuta 20 anni fa; le suore che vigilavano sulla spiritualità delle vicine catacombe di Priscilla hanno ceduto il complesso edilizio al ministero dell’Interno.
Il Dipartimento della pubblica sicurezza lo ha destinato alla Scuola di perfezionamento per le forze di polizia, un centro interforze che attraverso i suoi corsi di alta formazione e di aggiornamento contribuisce a rendere pratico quello spirito di coordinamento delle forze dell’ordine alla base della riforma della Polizia di Stato ora diventato il perno sui cui ruota tutta l’attività di contrasto al terrorismo e al crimine organizzato.
Ogni anno venticinque funzionari e ufficiali delle forze dell’ordine abbandonano i loro uffici e per nove mesi frequentano il Corso di alta formazione. Durante questo periodo i frequentatori affrontano le materie di carattere giuridico e tecnico-professionale con un’ottica continuamente rivolta alle logiche del coordinamento. Non si tratta più di instillare negli allievi, anzi nei frequentatori, la cultura del coordinamento ormai acquisita nel tempo, quanto insegnare a trasportare queste esperienze

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01/12/2005