di Umberto Galimberti

Straniero

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Straniero

Straniero è chi proviene da altro luogo, e a quelli del luogo appare strano, non familiare, incomprensibile. Allo stesso modo il luogo che lo straniero si trova ad abitare è per lui estraneo e perciò carico di solitudine. Angoscia e nostalgia della patria sono parte del destino dello straniero che, non conoscendo le strade del Paese estraneo, girovaga smarrito. Se poi impara a conoscerle troppo bene, allora dimentica di essere straniero e si perde in un senso più radicale perché, soccombendo alla familiarità di quel mondo non suo, diventa estraneo alla propria origine. Nell’alienazione da sé l’angoscia sparisce, ma incomincia la tragedia dello straniero che, dimenticando la sua estraneità, dimentica anche la sua identità.
Per questo quando sento parlare di “integrazione dello straniero” leggo, sotto queste parole, una sorta di mancanza di rispetto, perché ciò che allo straniero si chiede è di rinunciare alla sua differen ...


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01/10/2005