Libri

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Antoine Garapon
Crimini che non si possono né punire né perdonare
Bologna, Il Mulino ed., pp. 289, e 15,00

L’argomento della giustizia internazionale è ritornato, negli ultimi anni, prepotentemente alla ribalta e l’autore in questo libro ne traccia la storia: dal processo di Norimberga contro i criminali nazisti, ai tribunali penali istituiti per l’ex Jugoslavia e il Ruanda, passando per l’incriminazione del generale Pinochet da parte di un giudice spagnolo. Garapon non risparmia nessuno e non usa mezze misure quando critica gli Stati Uniti sia per non aver riconosciuto, nel 2002, l’entrata in funzione della Corte penale internazionale, sia perché l’America crede di poter risolvere tutti i problemi con la potenza militare e senza politica; ma si scaglia anche contro i terroristi rei, secondo l’autore, di volersi presentare come i veri portavoce del popolo saltando la tappa della rappresentatività. Dall’opera traspare una certa voglia di “globalizzazione della giustizia” che però, a dire dello scrittore, risulta essere troppo occidentalizzata, usando due pesi e due misure nei confronti di chi viene giudicato. Infatti si chiede “Perché tanta intra

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01/08/2005