Massimo Danese*
Per sentirsi più in gamba
Movimento è la parola d’ordine per prevenire l’insorgenza delle varici. Come affrontare la patologia in tempo evitando le complicazioni
Le varici delle gambe costituiscono una patologia assai frequente nei Paesi sviluppati (soprattutto in Europa e in Nord America), mentre sono rare nei Paesi del Terzo Mondo e in Oriente. Questa patologia ha un’incidenza nella popolazione italiana dell’8-10 per cento e colpisce principalmente le donne rispetto agli uomini (con un rapporto di tre a uno); se si considerano, però, anche le piccola varicosità e i capillari dilatati, che costituiscono prevalentemente un problema estetico per il sesso femminile, la percentuale sale al 20-30 per cento.
È utile instaurare sempre una profilassi ai primi sintomi per prevenirne la comparsa e le complicanze. Le varici, infatti, costituiscono un problema sociale soprattutto per la limitazione e la difficoltà della mobilità che comportano, e che, nei casi più gravi, si traduce in periodi di ricoveri e in giornate lavorative perse.
Una questione di polpaccio
Il ritorno venoso della gamba è provocato da diverse forze, come la pressione arteriosa residua dopo il passaggio nel ristretto capillare o le variazioni della pressione addominale durante la respirazione; il fattore più impor