Giandomenico Protospataro*

In sella con il certificato

CONDIVIDI

Innovazione per i guidatori di ciclomotori: da ottobre tutti dovranno possedere un certificato di idoneità alla guida. Le modalità per ottenerlo, le differenze, le sanzioni

In sella con il certificato

Mentre in Europa è in corso di approvazione una nuova direttiva che imporrà l’obbligo di conseguire una patente di guida anche per la conduzione dei ciclomotori1, in Italia è stata modificata e integrata la normativa in materia di certificato di idoneità alla guida dei ciclomotori il cui obbligo, per i soli conducenti minorenni, era già operativo dal 20032.

Requisiti psico-fisici per guidare ciclomotori
La novità di maggior rilievo è costituita dalla previsione di requisiti psico-fisici necessari per la guida dei ciclomotori (che, invece, in precedenza non erano richiesti) e dal corrispondente obbligo per tutti coloro che intendono conseguire il certificato di idoneità alla guida di sottoporsi a una visita medica per verificarne l’effettivo possesso. Con la disposizione, il certificato di idoneità alla guida dei ciclomotori (così si chiama il documento che, comunemente viene definito, più semplicemente, come “patentino”), che non è una patente di guida vera e propria, non è più solo un attestato di conoscenza delle regole fondamentali della circolazione ma diventa uno strumento per documentare l’effettiva idoneità alla conduzione dei ciclomotori. In tal modo, si è voluto evitare soprattutto che persone alle quali era stata revocata la patente di guida p

...


Consultazione dell'intero articolo riservata agli abbonati

01/08/2005