Giancarlo Pucciano*
Commento generale
Nella pratica clinica delle visite mediche di arruolamento abbiamo avuto modo di notare che alcuni parametri fisici sono stati spesso oggetto, per così dire, di maggiore “attenzione” da parte dei candidati e hanno costituito a volte materia di contenzioso con l’amministrazione. È bene puntualizzare alcuni concetti in merito.
Si può anzitutto notare che nella Tab. 1, accanto a patologie di gravità indiscussa e prontamente recepibile anche dai “non addetti ai lavori” (per esempio malattie congenite del cuore, deficit dell’udito, asma bronchiale, disturbi mentali), vengono elencate anche patologie che, per tipo e/o entità, non sembrerebbe debbano costituire motivo di non idoneità: per esempio, le deviazioni della colonna vertebrale (scoliosi), a volte misconosciute perfino ai candidati, sono in ogni caso incompatibili con il servizio in polizia in ragione del frequente carico meccanico sul rachide per l’uso di giubbetti antiproiettile, arma lunga M/12 a tracolla, nonché della prolungata stazione eretta per piantonamenti, tutela di obiettivi a rischio, eccetera.
Anche per i tatuaggi va fatta una debita precisazione. Tale pratica è divenuta negli ultimi anni più diffusa che in passato coinvolgendo persone appartenenti a tutti gli strati sociali. L’amministrazione, rece