Mario Manolfi*

Se lo stress “batte” il cuore

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Forti tensioni lavorative in professioni d’aiuto, come quella del poliziotto, possono provocare disturbi al sistema cardiaco. Come evitarli

Se lo stress “batte” il cuore

La vita quotidiana offre numerosi esempi dell’intima relazione esistente tra cuore e psiche. Spesso sentiamo che il cuore “batte” in trepida attesa, “galoppa” per amore, si “paralizza” per la paura. L’interazione è bidirezionale: emozioni ed esperienze stressanti coinvolgono direttamente il cuore attraverso il sistema nervoso autonomo e le vie neuroendocrine, viceversa, l’attività cardiaca può raggiungere il livello di coscienza ed essere percepita come sintomo.
L’origine di situazioni stressogene è in molti casi intrinseca al lavoro svolto e quello del poliziotto, come tutte le professioni di “aiuto” (operatori sociali, sanitari), può generare per le sue specifiche caratteristiche socio-organizzative fenomeni di disadattamento, reazioni da stress e malattie. Infatti, tutte le attività che presuppongono un’azione diretta sulle persone e una relazione d’aiuto comportano “stress”, risposta non specifica dell’organismo a qualsiasi stimolo (fisico, biologic ...


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01/05/2005