Raffaele Lupoli

Natura hi-tech

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Non solo angoli di paesaggio incontaminato ma anche terreno di sfida per strumenti d’avanguardia. Ecco come saranno i parchi del futuro

Natura hi-tech

Immaginate un’area protetta qualunque. Qual è la prima cosa che vi viene in mente? Chilometri e chilometri di boschi, un territorio popolato solo da piante e animali. Oppure un luogo dove ai visitatori sono imposti limiti di fruizione, al quale può accedere soltanto chi è abile nell’utilizzo di bussole e mappe.
Se la pensate così avete bisogno di un aggiornamento. Perché specialmente in Italia, dove la natura protetta è tutt’uno con i piccoli paesini delle aree interne, accanto a piante caratteristiche e specie animali endemiche si trovano tradizioni culturali, prodotti tipici, artigianato e antichi mestieri. Ma c’è di più: la rete dei parchi e delle aree protette marine e terrestri guarda anche al futuro. E punta sulle nuove tecnologie per favorire la fruizione e il controllo del territorio. Dal 26 al 29 maggio alla Fiera di Roma si potrà avere un assaggio di questo mix virtuoso di tradizione e innovazione. Con allestimenti sperimentali e multisensoriali, eventi e spettacoli serali, spazi e iniziative per i ragazzi, degustazioni, musica e folklore. Tutto questo sarà Park Life, il primo salone dei parchi e del vivere naturale organizzato dalla Federazione italiana parchi e riserve naturali, Legambiente, Compagnia dei Parchi, il tour operator delle aree protette italiane, e Fiera di Roma (www.parklife.it). Per chi, invece, approfittando della bella stagione, volesse andare direttamente sul posto a verificare, ecco una breve guida ...


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01/05/2005