Giacomo Mameli*
Addio vecchia Barbagia
Il banditismo sardo è ormai un lontano ricordo. Oggi a Nuoro c’è tanta voglia di normalità. L’impegno di una società civile giovane e delle forze dell’ordine
Per stroncare il malessere, ai piedi del Gennargentu, alla fine degli anni ’60 furono fatte sorgere le industrie petrolchimiche. Le definirono col vocabolario della criminalità, “ciminiere antibrigantaggio”. La cronaca era dominata dai domicili coatti e confini, da croci rosse di sangue, conflitti a fuoco. A Osposidda, campagne di Orgosolo, nel gennaio del 1985 fu strage. Cinque morti, quattro sequestratori e un sovrintendente di polizia, Vincenzo Marongiu. E oggi, entrando in questura a Nuoro trovate il suo busto. A fianco un altro ricordo tragico, il bronzo del capitano Francesco Straullu assassinato nell’ottobre ’81 a Roma dai terroristi neri dei Nar. Nei tornanti che portano all’Ortobene fu ucciso anche un appuntato dei carabinieri, Santo Lanzafame. E si torna alle cronache di Barbagia Rossa, il Mas, Movim ...
01/04/2005